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Myrta Merlino sbarra gli occhi, figuraccia Pd in diretta: "Sconvolgente?"

Claudio Brigliadori
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 Dal vietato vietare al vietato stupirsi. La nuova frontiera della sinistra, versione Pd, la mette appunto Pierfrancesco Majorino, ex europarlamentare dem, candidato governatore (sconfitto da Fontana) e oggi semplice consigliere regionale in Lombardia. Al di là della carica, è un pezzo grosso del partito e ha l’onore di mettere la faccia in un momento assai critico. Il problema e che la faccia, forse, rischia di perderla.

Ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, su La7, viene chiamato a commentare l'ultima di Elly Schlein, capace di nominare vice-capogruppo al Senato Paolo Ciani. Che al Pd non è iscritto e che del Pd no condivide nemmeno la linea sulla guerra in Ucraina. Non male, come “rappresentante”. E mentre al Nazareno si è scatenata una rivolta, Majorino che fa? Si stupisce. «Non mi pare una cosa sconvolgente - chiosa -, sono vicende normali in un gruppo parlamentare».

 

Mentre la Merlino sbarra gli occhi, e gli altri ospiti si domandano se hanno sentito bene, lui prosegue imperterrito: «Sono sorpreso, vi vedo tutti molto attenti alle vicende del gruppo parlamentare del Pd, che non si compone solo di esponenti del Pd, perché alle elezioni la lista aveva figure anche non del partito. È stata scelta una figura proveniente non dal Pd nell’ambito del gruppo parlamentare, non mi sembra una cosa sconvolgente. Ciani è una figura molto autorevole, viene dalla comunità di Sant’Egidio, ha una storia importante. Adesso lo convinceremo a fare la tessera del Pd». E mentre il partito processa la segretaria, lui la difende: «Non prende posizione? In Parlamento ha posto la questione del salario minimo, è anche l’unica leader nazionale a sostenere il tema del diritto alla casa e la lotta al caro affitti». Verrebbe da dire: contenti loro.

 

 

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