Gaia Gozzi, "straziato. E che c***o": clamorosa stroncatura dopo Inter-Fiorentina
Non è piaciuto granché a Pupo l'Inno di Mameli cantato da Gaia Gozzi prima della finalissima di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina. La cantante uscita da Amici di Maria De Filippi è finita nel tritacarne dei social per la sua esecuzione giudicata "fuori tempo" rispetto alla banda dai commentatori che seguivano su Twitter la diretta su Canale 5. Dopo qualche minuto, è emersa la verità: la performance di Gaia è stata perfetta dal punto di vista dei "tempi", mentre erano i tifosi sugli spalti dell'Olimpico di Roma erano partiti a cantare con qualche decimo di secondo in anticipo.
Da casa, però, scuote il capo Pupo, chiamato in causa due volte: come artista e come tifoso sfegatato della Viola, travolto dall'adrenalina prima e dalla delusione per la sconfitta 2-1 contro i nerazzurri trascinati dalla doppietta del Toro Lautaro Martinez. L'interprete di Gelato al cioccolato e Su di noi commenta le partite della Fiorentina su Leggo e a botta calda non le manda a dire: "Con l'Inno di Mameli straziato da Gaia Gozzi ed ignorato dal 90% dei giocatori in campo, la serata è partita malissimo". Un giudizio tranchant: "Il calcio italiano sarà anche in salute, ma certamente non per merito dei calciatori italiani o dei proprietari dei Club che, dell'Italia, sanno poco o niente, tranne che, purtroppo per noi, è oramai un Paese in vendita".
Parole assai dure anche sulla partita in sé: "La Fiorentina non meritava assolutamente di perdere. I nostri ragazzi si sono impegnati fino alla fine senza risparmiarsi ma si sa, questo, nel calcio come nella vita, non basta. La differenza la fa sempre l'imponderabile, la fortuna, il c***o". Gli interisti e Simone Inzaghi non la penseranno come Enzo Ghinazzi (questo il nome all'anagrafe di Pupo), ma con la Coppa Italia in mano forse se ne faranno una ragione.