Sallusti contro la Falcone: "E lei su Fazio mi parla di pluralismo?"
"Un unico obiettivo, l'azzeramento della pluralità". Anna Falcone, avvocato e intellettuale della "nuova" sinistra, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, lancia il più classico allarme democratico. Motivo? L'addio di Fabio Fazio alla Rai, con tanto di contratto da 10 milioni di euro con Discovery. "Questa è una democrazia ed è un principio costituzionale fondante, le minoranze non hanno solo un diritto di tribuna e hanno il diritto di essere rappresentate. Senza una informazione libera e plurale, in cui anche chi governa accetta il fatto che si possa pensarla liberamente, non c'è democrazia".
"Va bene e condivido - replica secco Alessandro Sallusti, direttore di Libero in collegamento da Milano -, però la trasmissione meno pluralista messa in onda dalla Rai era quella di Fazio". "Peccato che era una di quella che faceva più profitti e più ascolti", interviene la Falcone, con una risata sarcastica. Ma Sallusti tira dritto: "Non mi interrompa, io non l'ho interrotta. Nonostante qualche comparsata da utile idiota, la trasmissione di Fazio era ciò che di meno pluralista c'è in questo paese e nella televisione italiana".
A Che tempo che fa, su Rai 3, su Rai 2 o su Rai 1 che fosse, non si è mai visto "nessun commentatore, nessun giornalista, nessun esponente della destra è mai andato da Fazio - aggiunge Sallusti -. Il dibattito politico di Fazio era tra De Bortoli, Saviano e Giannini. Capisce... E lei mi parla di pluralismo?".