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Myrta Merlino protesta in tenda? Faceva le dirette dal salotto-chic: ecco le foto

Alessandro Gonzato
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Myrta entra in tenda e il popolo social non glielo perdona. «Ovviamente lo fa ora che al governo c’è il centrodestra», scrive un utente su Twitter - seguito da tanti altri - «come quando si mise in ginocchio per George Floyd e il presidente degli Stati Uniti era Trump. Dopo quando con Biden hanno ucciso altri di colore non l’ho più vista in ginocchio, come tutto il mainstream. Il caro affitti c’è da anni, Myrta». In ginocchio. Era il “Black lives matter”, “Le vite dei neri contano”. La Merlino, signora della televisione e regina de La7, durante la sua Aria che Tira ieri si è infilata in una tenda piazzata in mezzo allo studio per solidarizzare con gli studenti che campeggiano davanti alle principali università italiane contro l’affitto degli appartamenti, e in molti contro il governo. «Buongiorno e ben trovati. Sì, oggi vi parlo da questa tenda», ha esordito la conduttrice, «questa tenda è diventata il simbolo della protesta di migliaia di ragazzi. Lo voglio dire subito con estrema chiarezza: per me questa protesta è sacrosanta. I ragazzi lottano per un principio fondamentale», sottolinea la Merlino, «un principio sancito anche dalla nostra Costituzione, l’articolo 34, ve lo ripeto, così ce lo rinfreschiamo». Lo manda a tutto schermo.

 

 

 


DIRITTI E... ROVESCI

La signora de La7 argomenta: «“Ma che fine hanno fatto i pendolari?”, dicono in molti criticando questa protesta. È vero, per carità, avere la casa in affitto nella città in cui si studia non è un diritto universale, è bene dirselo. Però», puntualizza, «secondo me non può diventare nemmeno un privilegio esclusivo dei ricchi. È inaccettabile che a Roma e Milano si spendano oltre 600 euro più spese per una stanza che spesso è una topaia. Ci sono proteste spontanee da tempo, da mesi». È questo uno dei passaggi che le contestano di più: «Strano che te ne accorgi solo adesso che c’è la Meloni. Strano, Merlino». Alice Melideo, 20 anni, ha passato la sua prima notte in tenda e lo racconta al Corriere. Vive a Seregno, nella bassa Brianza, e un altro utente lo fa notare anche alla Merlino: «Da Seregno al Politecnico sono 40 minuti coi mezzi pubblici. L’ho fatto per anni. Poi vorrà anche il lavoro dietro l’angolo?». Mentre scriviamo il navigatore indica 37 minuti, in auto. Altro messaggio su Twitter: «Esistono le borse di studio per i più meritevoli. È vero che nel centro di Milano gli affitti sono uno sproposito, ma basta andare a 10 chilometri. Allora lamentiamoci degli aumenti di agosto per le vacanze al mare». Ancora un contestatore della tenda mediatica: «Io ho insegnato per tanti anni, e per 16 ho lavorato tra Civitavecchia, Anzio, Nettuno, Fiumicino, Tivoli, Frascati, Velletri. Ancora sono viva».

 

 

 

Dall’attico alla tenda. Il popolo del web non dimentica quando Myrta in pandemia s’era collegata con la sua trasmissione da casa, un gioiello nel cuore di Roma. E adesso pontifica sugli affitti che costano troppo, questo il riassunto di un’altra sfilza di contestatori. «Ospitali tu gli studenti!», sbotta uno. «Scusi ma perché non gli libera uno dei suoi appartamenti?». Esce un messaggio particolarmente caustico verso i manifestanti accampati: «Meglio andare a studiare in centro mantenuti dalla spesa pubblica per fare comodamente gli aperitivi». Torna l’attico: «Facile fare le battaglie da lì».

 

 

 

L’Aria Che Tira è di tempesta ma Myrta non arretra. Anzi. Twitta: «Era talmente sciocca, stupida e inutile la protesta dei ragazzi, che il governo è stato costretto a mettere 660 milioni da destinare a nuovi posti letto. Il doppio dei 330 cancellati dalla manovra 2023. Fannulloni questi ragazzi». Dal governo fanno notare, non direttamente alla Merlino ma alle opposizioni che soffiano sulla protesta, che il fondo non è stato cancellato da questo governo, che prima non l’hanno rinnovato Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte. Secondo tweet della Merlino: «Prima ti facevi un mazzo, ma poi trovavi lavoro, potevi costruirti un futuro. Oggi te lo fai lo stesso, ma non trovi più il lavoro e se lo trovi magari è a 5 euro l’ora». Edoardo, “avvocato, romano e laziale”, questa la presentazione su Twitter, risponde: «Ci sono università praticamente in ogni grande città italiana, da Nord a Sud. Il diritto allo studio è perfettamente garantito a tutti».

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