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Biagio Antonacci inchioda Simone Cristicchi: "Non ho più sentito una sua parola"

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"Io non volevo diventare un cantante, sognavo di fare il batterista": Biagio Antonacci ha parlato del suo passato e della sua carriera in un'intervista al Corriere della Sera. Riferendosi al momento in cui ha raggiunto il successo, il musicista di Rozzano ha raccontato: "La prima cosa che ho fatto è stata comprare casa ai miei genitori, una villetta a schiera, fuori dal quartiere con i palazzoni dove sono nato“. Gli inizi della sua carriera, comunque, non sarebbero stati facili: "Quando la gente ti ferma per strada, quando le ragazze piangono al solo vederti, diventa tutto assurdo. Per tre/quattro anni ho faticato a contenere l’ego, ho avuto la tentazione di pensare di esser il migliore", ha ricordato.

 

 

 

Il cantante, infine, ha rivelato che nell’ambiente musicale sono due gli amici veri, vale a dire Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Su quest'ultima ha detto: "Non solo perché è la voce che ha cambiato come autore la mia carriera, mi ha aperto all’estero grazie a brani come 'Vivimi' e 'Tra te e il mare'. È l’unica donna amica tra gli artisti, con lei vado anche in vacanza, è una a cui piace divertirsi". Su Ramazzotti invece: "Siamo simili. È nato nel ‘63 come me, viene dai borghi di periferia come me. La vita poi ha coincidenze assurde. Lavoravo come geometra e l’ufficio era in corso di Porta Vittoria, Ramazzotti aveva l’avvocato lì, nello stesso palazzo, era già una star. Un giorno lo vidi arrivare, lo spiavo dalla finestra, ma non ebbi il coraggio di dirgli che il mio sogno era la musica. Lo vedevo spavaldo ma umile, in Ferrari ma disponibile con tutti. Sempre lì, al 54, Alberto Fortis aveva lo zio dentista. Gli portai una mia cassetta, disse che ero bravo ma finì lì. Anni dopo, quando ci siamo rivisti, si ricordava ancora il titolo della mia canzone. Incredibile”.

 

 

 

Diverso il rapporto con Simone Cristicchi, l’autore di "Vorrei cantare come Biagio Antonacci". "All’epoca lui faceva pianobar e venne a chiedermi il permesso a un concerto a Roma. Gli dissi: se vai sul palco stasera davanti a ottomila persone potrai farla. Da quel momento non ho più sentito da parte sua un gesto carino, per una canzone che è tuttora il suo più grande successo. Io vivo di gesti, di empatia umana, il riconoscimento che sta in una parola: uno deve dire grazie sempre. Io poi esagero, dico sempre grazie a chiunque, anche a sproposito”, ha raccontato Antonacci. Che sulla fine della storia con l’ex Marianna Morandi, la figlia di Gianni, ha confessato: “Quando ho deciso di non vivere più nella stessa casa con la madre dei miei primi due figli, provavo un grande senso di colpa per i figli. A volte chi rimane male non rema a favore, ma poi il tempo vince, l’amore vince”.

 

 

 

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