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Carlo Conti: "Non ero un Don Giovanni, ma...", la confessione piccantissima

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Roberto Tortora
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Quasi 40 anni di carriera televisiva, sempre con quel sorriso, genuino e furbetto allo stesso tempo, stampato sul volto. Tanti i programmi di successo e, fiore all’occhiello, la direzione artistica e la conduzione di ben tre edizioni del Festival di Sanremo. Stiamo parlando di Carlo Conti, pronto a tornare in onda su Rai 1 con “I Migliori Anni” e che, per l’occasione, si è concesso in un’intervista per Repubblica. “Ci tengo molto a questo programma. Ce lo siamo inventato col mio gruppo di lavoro quando c’era tanta voglia di ricordare, non c’erano fermenti musicali, molti locali facevano serate a tema anni 70 e 80”. Gli si chiede se tema la concorrenza, Conti risponde con maturità: “Da tempo non sto più dietro agli ascolti, penso a fare un bel prodotto. Ho eliminato le interviste sedute, in tv sono ovunque”.

Dopo tanti anni di militanza nella tv di Stato, adesso c’è un contratto in scadenza su cui non dovrebbero esserci ansie da rinnovo: “Il contratto scade a giugno. Se lo rinnoverò per altri due anni, nel 2025 saranno 40 anni in Rai. Sono legato al servizio pubblico. Se un matrimonio va bene perché cambiare? Ci si siede a tavolino – spiega Conti - ho solo il mio lavoro da presentare: finché andrò bene all’azienda, credo non ci siano problemi”.

Carlo Conti non è, però, solo un uomo davanti ai riflettori, ma anche uno che sta a casa con una famiglia che si è concretizzata all’età di 51 anni: “Ho sentito il bisogno di condividere e di costruire la famiglia, è stato un momento di svolta e consapevolezza. Grazie a Francesca la mia vita è cambiata. Nel 2014 è nato Matteo, cosa potrei chiedere di più? Prima giravo, frequentavo. Non ero un Don Giovanni, ma mi davo parecchio da fare. Non mi sono comportato male, sono stato leale e rispettoso. Mi è capitato di lasciare con onestà, ma magari qualcuno avrà sofferto. Però ho sempre agito in buon fede, tanto è vero che con la mia prima fidanzatina Guia, con Monica e Ilaria, ci facciamo ancora gli auguri”. 

 

Se si parla di donne e di serate, non si può non far riferimento a due grandi amici come Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni: “La loro amicizia conta, ma facciamo ordine: ho due amici dai tempi della scuola, Giacomo e Andrea; nell’adolescenza ho conosciuto Leonardo e Giorgio. Quando mi sono sposato avevo difficoltà per scegliere i testimoni. Ma hanno avuto tutti un ruolo. I momenti più divertenti? Tutto il periodo della gavetta. Andavamo in discoteca – racconta Carlo Conti - poi in tv, alla radio, il desiderio di migliorarsi e crescere ci ha portato avanti. Mai una trasgressione, però. Mai. In discoteca bevevo acqua, non mi sono mai ubriacato. E nessuno mi ha offerto una canna, tra discoteche e radio immagino girassero. Non me sono accorto, non ho mai fumato. Essere lucido era importante – conclude il presentatore di Rai1 - ero solo patito delle ragazze”.

 

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