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Fiorella Pietrobon: "Perché ho chiuso con la tv", cosa fa adesso
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Fiorella Pietrobon si racconta e lo fa in un'intervista al Corriere della Sera. L'ex annunciatrice tv di Mediaset parla della sua carriera e anche del suo presente. La sua avventura è cominciata così: "A un certo punto Silvio Berlusconi compra Telenord ma tiene a lavorare soltanto i tecnici. Noi presentatori andiamo a casa, Berlusconi aveva già i suoi. Dal 1980 passo a Canale 51, diretta da Paolo Romani. Da cui me ne sarei andata nel 1982 perché, diciamo così, erano tutti un po’ nevrotici e lavorare là dentro era diventato stressante. Quando non ne posso più chiamo Romani e gli dico: “Io me ne vado”. Lascio gli studi di Canale 51, torno a casa e squilla il telefono: Roberto Conforti, presidente di Italia 1, stava cercando qualcuno che sostituisse Gabriella Golia".
Poi l'incontro con Berlusconi: "Poco dopo, così com’era successo per Telenord, Berlusconi avrebbe comprato un altro mio posto di lavoro. Alla cena di presentazione della nuova Italia 1, si sedette al centro tra me e Gabriella Golia. Gli dissi: “Dottore, era proprio destino”. Ma non finì lì, come lei stessa racconta: "Fino a che un giorno non squilla il telefono. “Fiorella, Mike ti vuole a Bis e poi a Superflash”. Fu in quel programma che Pertini, intervistato, mi mandò i suoi saluti. A fine trasmissione presi contatto con i suoi addetti stampa e venni invitata al Quirinale. Al momento dei saluti, prima di lasciare il Colle, dissi al presidente: “Mica mi vorrà far andare via senza fare una foto?”. La foto con Pertini ce l’ho ancora. E oggi penso ancora a lui come al “mio” presidente".
Poi spiega i motivi del suo addio alla tv: "Da quando Costanzo era diventato direttore di Canale 5 non c’era più spazio oltre gli annunci. Mi voleva Italia 1 ma ero considerata un volto di Canale 5. Mi voleva anche la Rai ma ero considerata un volto Mediaset. Ho preferito staccare la spina. E poi, rispetto a decine e decine di chiamate per fare l’ospite o la concorrente di un reality show, anche il telefono". Infine parla del suo presente da artista e spiega quanto valgono i suoi quadri: "Dipende dalla grandezza. Un dipinto di un metro per uno può arrivare a cinquemila euro. I miei quadri sono ovunque, in cinque continenti. Una volta mettevo le bandierine sui posti che avevo visitato; ora li metto sui luoghi raggiunti dalle mie opere. I secondi sono molti di più".
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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