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Christian Raimo, insulti in tv al governo Meloni: "Pezzenti, cialtroni"

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Christian Raimo si scatena a Piazza Pulita. Nel salotto di Corrado Formigli su La 7 Raimo attacca a testa bassa il ministro Francesco Lollobrigida e il governo Meloni. Il tutto davanti agli occhi basiti di Italo Bocchino. La premessa di Raimo è a base di veleno purro: "Qui il punto non è se Lollobrigida ha detto o non ha detto qualcosao come l'ha detta, qui il punto è che c'è qualcuno che crede ancora nella difesa della razza".

E questa è la prima colata di fango. Ma il suo è un crescendo. La tempesta di fuoco si apre quando parla proprio di Lollobrigida: "Ha un curriculum bianco, non ha fatto nulla. Si ritrova ministro solo perché ha frequentato piccoli centri di potere fascista, questa è la verità". Bocchino ascolta in silenzio e scalpita. L'affondo vero e proprio arriva un minuto dopo, quando Raimo addirittura allarga il discorso a tutto il governo e parte con gli insulti: "Abbiamo un governo che è cialtrone e pezzente dal punto di vista culturale".

 

Finito qui? No. Raimo è un fiume in piena: "Zemmour e tutti i teorici della sostituzione etnica hanno anche armato con le loro idee alcuni folli che hanno fatto stragi, basti pensare a Breivik". Parole che lasciano lo studio in silenzio, il delirio rimbomba tra le poltrone di Piazza Pulita. Quando Raimo finisce la sua colata di fango sul governo, arriva la risposta durissima di Bocchino: "Ti volevo dire che in Italia esiste la democrazia. Se tu ti candidi prendi 100 voti, se si candida Lollobrigida ne prende 100mila. Il curriculum di Lollobrigida lo fanno gli italiani". Parole chiare.

 

 

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