La scena dance italiana è in gran fermento. Nascono etichette che sono laboratori alla ricerca di suoni e idee originali. Dj e produttori si mettono al servizio del talento altrui lanciando giovani artisti. Altri si dividono tra radio e locali. Il centro di tutto è l’amore per la musica che fa muovere a tempo, che col tempo non muore. Anzi cresce.
Carlo Cavalli, editore musicale dal 2001, sta lanciando LOFI FRUITS BEATS, progetto ambizioso. E dice: “Il progetto racchiude lavori di diversi artisti, compositori e beatmaker. Ci occupiamo di editoria, produzione, editoria e distribuzione musicale e spaziamo tra hip-hop, chill-beat e musica da sottofondo, perfetta per intrattenere in qualsiasi momento della giornata". C'è già una base di catalogo importante. "Abbiamo già 1000 titoli, che saranno su tutte le piattaforme”, conclude
Prolifica è l’attività di Jaywork Music Group di Luca Peruzzi e Luca Facchini, realtà che da fine anni ’90 attraverso le sue etichette lancia talenti. Proprio Peruzzi ha appena pubblicato il singolo, “Vibe”, su Atomika Records, etichetta del gruppo. Il caldo, il sole, le spiagge sono in arrivo. "Vibe" trasporta in quell’atmosfera da beach party che tutti o quasi sognano. E' perfetta per iniziare a muoversi a tempo a inizio serata.
Buone vibrazioni regala anche la house di Mitch B., dj e produttore attivissimo tra la sua Romagna e non solo. Tra un party e l’altro testa nuova musica. Come il singolo "This Time Baby", che esce sull'importante label francese Jango Records. Ne parla con la consueta umiltà e col sorriso sulle labbra. Mitch B. è anche in crescita nel mondo e a fine aprile, dal 26 al 28, sarà ad Ibiza, per l'International Music Summit. Proporrà la sua musica e racconterà l'evento, di importanza mondiale, sul blog italiano AllaDiscoteca.com.
Derek Reiver, dj produttore in crescita nello scenario della musica elettronica, si gode il successo di "Shake It Slide" pubblicato con Alexander Cruel e Loris Buono. Le sue parole: “Quando si lavora con grandi professionisti, il risultato è efficace”. Il pezzo, elettronico e pieno di ritmo, è stato ascoltato 65mila volte su Spotify e lo supportano top dj come Showtek, Firebeatz, Plastik Funk. Funziona anche il suo programma radiofonico, Revolution The Radioshow.
Sul versante house è incessante il lavoro di Gary Caos & Peter Kharma. Hanno recentemente pubblicato su Casa Rossa (la label di Caos) "Been a Long Time”, inno da dancefloor che riprende l’omonimo classico house anni ’90. I due lo hanno proposto durante il loro scatenato dj set andato nell'esclusiva Sin Room del Matis di Bologna, durante un party Fidelio. La canzone piace a tanti dj importanti nel mondo, è probabile che la si ballerà tutta l'estate.
Sono decisamente house anche i salentini Old Brothers. "Veniamo da due mondi diversi. Uno di noi, Ilario Vadacca, dalle situazioni anni 90 più underground. L’altro, Savi Vincenti, dalle situazioni più dance", raccontano. "Con Old Brothers abbiamo provato a dare vita ad un connubio originale". Old Brothers è nuovo progetto, dedicato alla creazione di musica originale che però guarda anche al passato, ovvero Old School.
Mark Donato è un dj producer toscano, fa musica dal ’99. Sul portale Traxsource è in dirittura d’arrivo "Control". Nel frattempo c’è Radio Armony, dove propone il suo sound, spesso italiano, “perché suonare da soli è bello, ma sentirsi parte di una squadra è meglio”, è la sua sintesi. Brani di colleghi come Molella, Mauro Picotto, Paul Jockey e Sandro Puddu regalano ritmo ed emozioni.
Toscana è pure la dj producer Ross Roys, che propone sonorità elettroniche che fanno ballare il mondo. Il suo nuovo singolo è "After time". E' uscito il 25 marzo sulla sua label Ross Roys Records. "Ho sempre cercato di comunicare attraverso le mie produzioni frammenti del mio mondo interiore e penso anche questa volta di esserci riuscita", racconta. E poi: “Nel mercato comanda la domanda e si tende ad omologare tutto. Per questo cerco di mantenere la mia identità”.
Chiudiamo con la Al-B.Band di Alberto Salaorni e Davide Rossi. Non fanno musica dance in senso stretto... o forse sì, visto che i loro live show fanno ballare eccome. L’inizio della primavera li ha visti di nuovo protagonisti del Piano 54 di Madonna di Campiglio. La loro capacità di far scatenare il pubblico è ineguagliabile. Senza una scaletta definita, passano da un brano all'altro in base all'atmosfera. Dagli anni ’70 ai classici di Mina e Battisti passando per i Daft Punk: per loro il ritmo è un continuo fluire.