Antonino Cannavacciulo-choc: "Lividi e braccia blu, mi gonfiavano di mazzate"
Un racconto a tutto campo, onesto, sincero, a tratti brutale, quello offerto dallo chef Antonino Cannavacciuolo in una lunga e appassionante intervista concessa a Il Messaggero. Il cuoco fresco di tre stelle Michelin e volto amatissimo di Masterchef, racconta la sua carriera, gli esordi, le difficoltà incontrate. E anche le botte che ha preso.
Infatti gli chiedono conto delle botte che prendeva quando aveva 14 anni, botte che gli dava lo chef per cui lavorava: Cannavacciuolo tornava a casa con le braccia blu, piene di lividi. E insomma, come ha fatto ad andare avanti? "Finivo la notte gonfio di mazzate, ma io ho sempre voluto fare questo mestiere. Mia mamma voleva protestare. Mio padre, invece, rispondeva così: Se gliele ha date, significa che se le meritava. Adesso quello chef lo arresterebbero per maltrattamenti. A me alla fine è servito. Sono state formative, quelle botte", ammette Cannavacciulo.
"Guarda cosa mangio". Il vincitore di Masterchef? Lo fa in diretta, il disgusto della Clerici
Quindi gli chiedono se fosse vero che da giovane spesso dormisse in macchina. E lo chef conferma: "Sì. Ero un po’ ribelle e se non rispettavo l’ora che mi aveva dato mio padre per il rientro, lui non apriva la porta di casa e io non potevo far altro che tornare in auto e sdraiarmi sul sedile posteriore. Nessun problema".
Quindi le confessioni sulla tv: davvero non voleva farla? "Sì. Mi sembrava di non avere le qualità giuste e temevo di perdere tempo. Mi ha convinto mia moglie". E come la ha cambiata il piccolo schermo? "Io sono sempre lo stesso: mi piace stare in cucina con la mia gente e vedere i clienti andar via contenti. Molti mi dicono: Ma che cosa ho mangiato finora?. Bello, no?", conclude Cannavacciuolo.
"Se ti fa piacere...": Edoardo, il trionfatore di Masterchef "ci prova" con la Clerici