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Mara Venier dai carabinieri, furia per l'insulto-Mediaset

Daniele Priori
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Una Domenica In... bestiale che finisce ben cinque giorni dopo dai Carabinieri. A varcare la soglia di una caserma romana della Benemerita, ieri, è stata proprio lei: Mara Venier, storica conduttrice del contenitore della domenica pomeriggio di Rai Uno. Motivo? Gli insulti telematici partiti, ma poi immediatamente rimossi, dal profilo Twitter di Mediaset nel corso della trasmissione dell’ammiraglia Rai. Storia di domenica scorsa. Che ieri ha avuto l’appendice giudiziaria che, a questo punto, potrebbe condurre fino in tribunale. Questi i fatti.

 

 

Domenica In scorreva tra i soliti convenevoli da intervista fin quando, sugli schermi di Rai Uno, apparivano insieme alla Zia Mara: Gabriella Labate, moglie del cantante Raf, ospite in studio e destinataria di un video messaggio da parte della sua amica del cuore, l’ex signora della domenica di Mediaset, Barbara d’Urso. Una notizia. Tanto forte da dar adito a un corto circuito social. Un pirata informatico (o l’improvvido scambio di profilo Twitter da parte di un editor) davano infatti vita al disdicevole incidente, grave al punto da dirottare, suo malgrado, l’uccellino azzurro del profilo Twitter ufficiale QuiMediaset verso il lido impronunciabile dell’offesa: «Che cosa antipatica, tr**e mi pare azzeccato Silvy».

Insulto, ovviamente senza asterischi, divenuto virale in pochi secondi. A poco fino ad ora sono servite le reiterate scuse pubbliche da parte dell’azienda di Cologno Monzese che in poche ore, per condannare il grave fatto, ha pubblicato ben due post. Il primo, esattamente a ridosso dello spiacevole fatto, nel quale si leggeva: «Abbiamo rilevato un accesso anomalo al nostro profilo. A seguito dell’intervento tecnico necessario, potremo avere malfunzionamenti dell’account.Ci scusiamo per il disagio». Malfunzionamento puntualmente verificatosi con l’account ufficiale Mediaset rimasto inaccessibile per alcune ore. Al ritorno on line, nella giornata di lunedì, un ulteriore post ancora più circostanziato sulla vicenda: «Cari lettori, ieri si è verificato un fatto gravissimo. Con l'account QuiMediaset è stato pubblicato un commento vergognoso, offensivo nei confronti di persone per cui Mediaset prova stima e affetto. Abbiamo accertato che il fatto è stato generato da un grave incidente. Ci scusiamo comunque pubblicamente con i destinatari e con tutti i nostri follower. Orale condizioni di funzionamento del profilo sono state ripristinate».

 

 

Ventiquattr’ore di fuoco che, tuttavia, non sono bastate a sedare la rabbia di Mara Venier che il giorno successivo, con emoticon ironici, ribatteva ancora piccata alle scuse social di Mediaset. Stavolta il mezzo scelto non è l’uccellino azzurro ma il profilo Instagram della conduttrice veneziana (la quale però per rispondere ha scelto il vernacolo romano). «Mi domando se qualcuno pensa che siamo tutti cojoni» scriveva a caratteri cubitali pink in una story che aveva come sfondo proprio le istituzionali e contrite scuse di Mediaset. «Salutamea Silvy» erailfinale, potente tanto da essere diventato virale pure quello. Se le stories di Instagram, infatti, dopo ventiquattro ore scompaiono dai social, l’irritazione della zia Mara ne ha aspettate altre 48 per arrivare a ieri quando, con tanto di foto opportunity assieme ai militari dell’Arma, è andata a presentare regolare denuncia. Nessun commento, al momento, da parte delle altre due protagoniste in video, destinatarie anch’esse dell’offesa. Ma da Mara, assieme alla foto, un altro ruggito. «Aspettando... scuse anche private!!!» nella prima stories di oggi, scritto sotto la foto del cartello del comando dei Carabinieri. E poi, ovviamente, nell’immagine coimilitari (alcuni dei quali molto apprezzati dalle followers diMara),l’ennesimo graffio virale: «Salutame a Silvy», ovviamente. E domani sarà di nuovo domenica.

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