Gina Lollobrigida, Piazzolla nei guai: "Non paga i figli"
Non c’è pace per Andrea Piazzolla, ex-factotum di Gina Lollobrigida. Un altro caso giudiziario lo coinvolge, ma stavolta l’ex-diva non c’entra nulla. Piazzolla, infatti, è stato portato davanti ai giudici del tribunale penale di Roma dalla signora Sara Urriera, madre del figlio di 14 anni che è stato riconosciuto soltano nel 2021. La loro relazione cominciò nel 2008, i due si conobbero nella gelateria in cui Piazzolla lavorava. Secondo ciò che la Urriera ha rivelato in un’intervist a Repubblica, l’uomo la frequentò assiduamente, fino a portarla anche in casa della Lollo, per poi abbandonarla quando seppe che era incinta. La donna, però, agì legalmente e lo inchiodò alle sue responsabilità grazie ad un test del DNA, che lo identificò come padre biologico ufficiale.
Una situazione grottesca, in cui Piazzolla conobbe il figlio per la prima volta in un’aula di tribunale. Non proprio il massimo. Questo il commento amaro della donna: “Il giudice gli ha imposto di fare il test del dna, siamo andati all’ospedale San Camillo, dove diceva Andrea (Piazzolla ndr), in un laboratorio dove hanno prelevato un campione di saliva e lo hanno comparato. Per un ragazzino non è bello. Il test del dna ha un significato particolare e sapere che suo padre non si fida del fatto che il ragazzo sia suo figlio è una barzelletta che non fa ridere”. Il riconoscimento, avvenuto solo due anni fa, ha imposto ovviamente anche un assegno di mantenimento. I soldi, però, non sono mai arrivati al ragazzo. Nel frattempo, Piazzolla nel 2020 ha avuto un’altra figlia con la sua nuova compagna, Adriana. Indovinate il nome scelto per la piccola? Gina, ovviamente, in onore alla donna di cui si è curato h24 per più di 10 anni.
Ma tutto ciò alla Urriera non interessa: “Lui non ci ha mai aiutato economicamente, non lo fa ancora, neanche dopo la sentenza”. Se fino a quando la Lollobrigida era in vita Piazzolla ha potuto definirsi indigente economicamente, una volta deceduta la diva le cose sono cambiate. Andrea, infatti, ha ereditato metà del patrimonio dell’attrice, quindi ora dovrà ottemperare ai suoi obblighi verso il primo figlio. Comportamento confermato anche dalle avvocatesse di parte civile, Annafranca Coppola e Alessandra Spina. Secondo le legali, a questo punto, si sarebbe potuto evitare di andare a processo, ma, almeno per ora, si sarebbe deciso di fare diversamente. “Attendiamo di capire cosa farà la difesa”, hanno aggiunto.