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Avanti un altro, "la censura di Pier Silvio": Bonolis, cosa non è andato in onda

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Mistero a Mediaset, la nuova linea anti-trash di Pier Silvio Berlusconi potrebbe aver colpito anche ad Avanti un altro, storico quiz show "sopra le righe" di Paolo Bonolis su Canale 5. Da settimane a Cologno Monzese vige una regola ferrea: basta eccessi, basta volgarità verbali e fisiche. Il Grande Fratello Vip è stato il primo programma ad adeguarsi, in maniera quasi talebana con tatuaggi e décolleté banditi e dialoghi sempre molto contenuti. Chi sgarra, come Edoardo Donnamaria, è fuori. Si vedrà come il codice etico si adatterà a un programma storicamente un po' "scostumato" come l'Isola dei famosi (un bel guaio per Ilary Blasi), ma nell'attesa esplode il caso Bonolis. 

 

 

 

A sottolineare quanto andato in onda venerdì 24 marzo è stato, su Twitter, l'infallibile Massimo Falcioni, che pubblica un controverso estratto della trasmissione: "Bonolis chiede alla valletta di puntata di raccontare una barzelletta - ricostruisce Falcioni -, ma di questa non c'è traccia, a differenza della reazione imbarazzata del conduttore e delle risate dei presenti. Il motivo? Un chiaro taglio, visibile dalla posizione degli occhiali" del conduttore.

 

 


 

 

Abbastanza inequivocabili, riguardo al tenore della barzelletta "impubblicabile", le parole simpatica della signora Giuseppina, che protesta con Bonolis: "Tu non me la fai dire". Tradotto: troppo spinta per essere mandata in onda. Il conduttore la rassicura: "Gliela faccio dire". Poi però la regia stacca sulla faccia sconvolta di Bonolis, dopo aver sentito la barzelletta, tra le risate del pubblico in studio. A casa, nessuno ha sentito né visto nulla. "Con la nostra consueta eleganza - si congeda il conduttore, in evidente imbarazzo -, vi diamo appuntamento a tra poco".

 

 

 

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