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Tiberio Timperi, "ho vinto la Guerra mondiale": imbarazzo Rai

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È un "underdog" anche lui e ne va, giustamente orgoglioso. Tiberio Timperi, che quest'anno festeggia i quarant'anni della firma del suo primo contratto con la Rai, è soddisfatto della sua carriera professionale, che gli ha dato grande soddisfazioni, e soprattutto può vantarsi di non deve dire grazie a nessuno. "Non ho vinto una battaglia, ho vinto una guerra mondiale perché ho ottenuto tutto da solo, senza appartenere a lobby o avere raccomandazioni", ha detto il conduttore di Unomattina in famiglia nell'intervista rilasciata al settimanale NuovoTv uscito in edicola martedì. 

 

Tiberio Timperi si rende conto che "ormai il mondo del lavoro è cambiato e lo ha fatto in peggio” ed è certo che oggi non sarebbe più possibile fare ciò che ha fatto lui. "Ai miei tempi", ha spiegato il conduttore Rai, "bastava bussare a una porta per essere ascoltato e io ho cominciato proprio così, portando ai provini cassette registrate”. "Un dirigente che lavorava in un programma con Renzo Arbore", continua a raccontare Timperi, "ha detto, riferendosi a me: Questo è bravo". A proposito dei suoi esordi in radio, all'età di 14 anni, ha rivelato alla giornalista che lo ha intervistato per NuovoTv, che ci tornerebbe volentieri. “Se mi chiamassero direi certamente di si. Magari gli ascoltatori di oggi non mi conoscono, ma chissà che in futuro un cambio di direttori di rete non mi porti in questa direzione” ha detto Timperi che finite le fatiche del programma che conduce con successo ogni sabato e domenica mattina, non andrà in vacanza ma raddoppierà, con cinque dirette settimanali, approdando alla guida di Unomattina Estate da giugno.

 

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