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Chiara Ferragni, multa alla Rai da 3 milioni? Lo scandalo, "ecco chi paga"

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Chi pagherà le sanzioni dell’Agcom per i dodici casi di pubblicità occulta all’interno del Festival di Sanremo? La risposta è facile: noi contribuenti. Se dovessero essere confermate le violazioni, che la Rai proverà a contestare ma a quanto pare con scarse possibilità, l’Autorità garante delle telecomunicazioni sarebbe orientata a comminare la pena sanzionatoria massima, ovvero 253mila euro per ogni caso di pubblicità occulta. 

 

 

In totale dalle parti di viale Mazzini dovrebbero sborsare una cifra intorno ai 3 milioni di euro. Senza considerare che il caso di Instagram è a parte: per la Rai potrebbe configurarsi un danno erariale alla luce dell’assenza di una remunerazione prevista da un contratto. La contestazione di viale Mazzini potrebbe basarsi sul fatto che non si trattasse propriamente di una pubblicità, ma l’Agcom potrebbe comunque decidere per la sanzione dato che non solo la piattaforma è stata promossa in più occasioni, ma è stata anche data un’enorme spinta al profilo di Amadeus. 

 

 

Inoltre esiste il caso delle riprese di una nave di Costa Crociere, andate in onda senza la scritta “contratto promozionale”. La Rai ha trenta giorni di tempo per le controdeduzioni, ma il dado sembra tratto: resta da capire più che altro a quanto ammonteranno realmente le sanzioni, dato che per ogni caso di pubblicità occulta si parla di un minimo di 10mila euro fino a un massimo di 253mila. 

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