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Max Cavallari, "faceva malissimo": il ricordo doloroso su Bruno Arena

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"Faceva malissimo vederlo così. Non riuscivo a fare niente, non mi alzavo dal letto, non riuscivo a fare gli spettacoli. Senza di lui non ero più io un attimo": Max Cavallari, storico componente dei Fichi d'India, dal 2013 è stato costretto a proseguire la sua carriera da solo, dopo che il suo compagno di scena Bruno Arena è stato colto da un grave malore, fino alla morte avvenuta il 22 settembre dell'anno scorso. Max non ha mai abbandonato il suo amico, ma ha confessato anche che non sono stati momenti facili. 

 

 

 

Ricordando il giorno del malore in un'intervista al Corriere della Sera, ha detto: "Maledetto 17 gennaio. Bruno lo sapeva che il 17 gli portava male. Dalle sue agende il 17 di ogni mese era cancellato, una riga dopo l’altra. Vent’anni fa il primo incidente, quello in auto che gli ha lasciato le cicatrici sulla fronte, è avvenuto il 17: uno gli aveva tagliato la strada". E ancora: "Continuo a chiedermi se avrei potuto accorgermi di qualcosa. C’era la giacca intrisa di sudore, aveva litigato con uno degli autori: ci chiedevano i ritmi di Ahrarara ma la nostra età ormai era quella che era".

Ripercorrendo quel tragico momento, Cavallari ha raccontato: "Lui sale sul palco carico, troppo. Deve fare il dinosauro. Cade a terra, il pubblico pensa a una gag e ride. Inizia a sbattere un braccio. Silenzio. C’è un medico? No. Dicono: è una congestione. L’ambulanza parte in giallo. Invece era un aneurisma. Speravo migliorasse e invece non migliorava. Non avevo più voglia di fare nulla. Alla fine, però, con lui vicino ho capito di dover tornare sul palco. Un po’ per entrambi".

 

 

 

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