Gary Lineker, "basta porti chiusi": licenziato in tempo record
Gary Lineker, ex stella della Nazionale di calcio inglese e di Leicester, Everton, Barcellona e Tottenham è notoriamente un grande provocatore, uno a cui è sempre piaciuta la polemica. Anche per questo è diventato un commentatore di punta della televisione britannica: è uno che ti garantisce sempre un ottimo share con i suoi giudizi taglienti.
"Fate come noi inglesi". Immigrati, il modello "tolleranza zero" punto per punto
A GAMBA TESA
Dal 1999, è la star della popolarissima trasmissione di calcio della BBC, “Match of the Day”. Ma in questi giorni, qualcosa è andato storto, Gary ha alzato un po’ troppo il gomito. L’ex attaccante 62enne è stato infatti sospeso momentaneamente dallo show in ragione di un tweet in cui ha attaccato violentemente il governo di Rishi Sunak per il nuovo progetto di legge sull’immigrazione clandestina: paragonandolo alla Germania nazista. «Non c’è nessuna invasione di migranti. Accogliamo meno profughi rispetto agli altri principali Paesi europei. Questa è solo una politica immensamente crudele contro le persone più vulnerabili, condotta con un linguaggio che non si discosta molto da quello usato nella Germania degli anni ’30», ha tuonato Lineker dal pulpito del suo account Twitter, seguito da 8,6 milioni di followers.
"Spezzare il cerchio": sinistra asfaltata, chi fa godere la Meloni
L’intervento a gamba tesa del celebre opinionista sportivo ha fatto sobbalzare la ministra dell’Interno, Suella Braverman, che ha parlato di commento «offensivo» che «sminuisce» la tragedia dell’Olocausto. «È un’affermazione controproducente. La mia famiglia sente molto la questione dell’Olocausto perché mio marito è ebreo», ha aggiunto Braverman. Persino un portavoce dell’opposizione laburista ha riconosciuto che i paragoni con la Germania nazista «non sono sempre il modo migliore per affermare una posizione». Lineker è il commentatore sportivo più pagato d’Inghilterra e lo è grazie anche ai soldi dei contribuenti inglesi, che pagano il canone per vedere la Bbc. Dopo tre giorni di riflessione, venerdì la direzione della televisione pubblica britannica ha deciso di sospenderlo: «La recente attività sui social di Lineker ha violato le nostre regole. Dovrebbe restare alla larga dal prendere posizioni su questioni politiche odi partito», ha commentato la Bbc, aggiungendo di aver avuto lunghe discussioni con Gary e di essere arrivata alla decisione che per il momento la scelta migliore è un suo passo indietro. «Gary non è secondo a nessuno quando si tratta di parlare di calcio o di sport. Non abbiamo mai sostenuto che non debba avere opinioni su temi che gli stanno a cuore ma gli abbiamo anche sempre raccomandato di non entrare in controversie politiche», ha aggiunto la rete.
LA RIVOLTA IN TV
L’allontanamento di Lineker è stato visto come un segno della nuova influenza del primo ministro Sunak e dei conservatori sulla televisione pubblica. E molti conduttori di altri programmi sportivi, in solidarietà con l’ex attaccante inglese, hanno deciso di boicottare le loro rispettive trasmissioni. Tra questi Ian Wright e l’ex fuoriclasse del Newcastle e della Nazionale inglese Alan Shearer. La BBC si è così trovata a dover riorganizzare il proprio palinsesto all’ultimo momento: un programma sportivo che solitamente va in onda prima delle partite di Premier League è stato rimpiazzato da un programma sull’antiquariato, mentre un altro è stato sostituito da un approfondimento sul giardinaggio.