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Michelle Hunziker definitiva: "Chi comanda oggi in televisione"

Daniele Priori
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Michelle Hunziker celebra le donne e non solo nell’ultima puntata del suo one woman show, Michelle Impossible & friends, in onda stasera su Canale 5. Lo farà alla sua maniera: con eleganza, ospiti e colpi di... arti marziali.

Michelle, come è stata questa seconda stagione da primadonna al centro di uno show di prima serata?
«Quest’anno in realtà, anche se lo show si chiama come me, abbiamo voluto celebrare le carriera e l’arte degli amici ospiti sempre con la nostra cifra, incentrata sull’autenticità e l’eleganza. Sono molto contenta di tutto questo. Ho sempre sognato di fare il varietà. È stata una grande scommessa farlo su Canale 5, una rete che non è abituata al varietà di questo genere. Una scommessa vinta a tutti gli effetti che ci rende molto contenti».

Oggi è la Giornata Internazionale della Donna, in tv le donne secondo lei sono rispettate o vigono ancora maschilismo, sessismo e brutti compromessi?
«Adesso rispetto agli anni 80 e 90 possiamo dire che la situazione si è un po’ ribaltata. In quegli anni la televisione italiana veniva un po’ presa in giro in tutta Europa perché troppo colorata, per dirla con gentilezza, grazie a trasmissioni come Colpo grosso e simili che hanno partorito il modello di donna sensuale tipico della tv di quegli anni. Ora, invece, le donne nella tv italiana hanno fatto grandi passi. La tv è piena di donne alfa che hanno preso le redini di trasmissioni importanti. Almeno nella tv possiamo dire che è stato fatto un grande cammino. La battaglia per la parità dei sessi nel mondo e per l’emancipazione femminile in generale è un percorso ancora lungo in tutti gli ambiti. Un lavoro che dobbiamo portare avanti soprattutto per le nuove generazioni che però in materia di diritti e inclusione sociale sono già molto svegli».

Come procede, in tal senso, il lavoro della sua associazione Doppia Difesa contro la violenza sulle donne?
«È un lavoro quotidiano e molto tosto che portiamo avanti con avvocati e psicologi. Doppia Difesa è il modo in cui io e l’avvocato Giulia Bongiorno, dal 2007 quando ci siamo conosciute, ringraziamo la vita. Nella puntata di stasera parlerò di violenza e discriminazione contro le donne. Lo farò in maniera particolare grazie alle arti marziali che ho iniziato a praticare come forma di autodifesa. Alle donne che subiscono aggressioni continuo a consigliere di scappare però è meglio farlo sapendo di non essere del tutto in balia dell’aggressore. Per cui ci sarà un omaggio, alla mia maniera, anche su questo argomento».

Qualcuno, soprattutto rispetto allo spazio dato alla Gialappa’s, ha trovato lo show un po’ con il freno a mano tirato. Paura di sbagliare o di essere censurati?
«No, la Gialappa’s è preziosissima. Sono loro stessi che vogliono intervenire solo nei pezzi comici e non nelle interviste ai personaggi che sono molto emotive. Figurarsi, io lavoro in Mediaset da 27 anni e sentire le loro voci ci riporta a Mai dire gol e tutta la grande famiglia della comicità. Anzi, in tal senso faccio un piccolo spoiler...».

Spoileri pure...
«L’inizio della puntata resterà nella storia. Mi sono buttata per terra perché il Mago Forest mi ha fatto uno scherzo che riempirà il web di meme. L’ironia è fondamentale, lo spettacolo è bello se rido e piango. Mi piace avere una montagna russa di emozioni».

A proposito di emozioni, come è stato lavorare con sua figlia in tv?
«Aurora ha un percorso ben tracciato. Diventerà mamma e avrà tutto il tempo per fare ciò che desidererà fare. In un programma come questo ci stava la sua comicità e il suo modo di affrontare le cose. Io ho un testa internazionale e non mi faccio limitare dai pregiudizi e neanche lei ormai. Siamo andate oltre. Ci sarà sempre chi dirà sei moglie di... figlio di... Non è facile essere figli d’arte in Italia. Lei è fiera di essere nostra figlia ma in America a Hollywood sono tutti figli d’arte. Un patrimonio genetico va riconosciuto. Così come il figlio di medici o avvocati può ispirarsi ai propri genitori, questo deve poter essere possibile anche nel mondo dello spettacolo, altrimenti diventa discriminante».

Il critico Aldo Grasso ha scritto: «Con Michelle Impossible & Friends, Canale 5 voleva uscire dall’aria irrespirabile del GFVip e riportare un po’ di leggerezza, di allegria, di sventatezza». Missione riuscita secondo lei?
«Posso dirle che nella mia carriera, in 27 anni, non avevo mai ricevuto così tanti complimenti. La cifra che abbiamo scelto è l’eleganza. Normale che ci sia la controprogrammazione ma anche mercoledì abbiamo vinto la serata. Io sono molto aperta a ogni riflessione ma davvero molto felice del feedback ricevuto. È un progetto che coinvolge più di 250 persone, io sono solo la punta dell’iceberg».

Non l’abbiamo mai vista nei reality. Nemmeno da conduttrice. È una sua scelta o una casualità?
«È una mia scelta. Sono cresciuta guardando Mina e Goggi, ispirandomi a Chiari e Vanoni. Per me l’intrattenimento deve avere questo colore. Poi nel mondo c’è spazio per tutti. Il reality è un genere che piace, funziona e dà all’editore possibilità di raccogliere tanta pubblicità per cui ben venga. La mia, d’altra parte, non è una scelta discriminatoria ma di gusto».

Questa sera ritroverà in scena Favino col quale ha condotto uno dei Sanremo di Baglioni. Cosa dobbiamo aspettarci?
«Qualcosa di straordinario perché Pierfrancesco si è dato tantissimo. Siamo stati due giorni insieme per le prove e abbiamo cantato, messo in scena trasformazioni, fatto una lunga intervista. Pier Francesco che è svizzero nell’anima, è arrivato preparatissimo».

La sua prossima mission impossible?
«Intanto abbiamo reso possibile questo varietà. Mettere insieme tutti questi assi è stata un’impresa fotonica. A livello privato a me capitano sempre mission impossible. Adesso divento nonna molto giovane come ho sempre desiderato e ci saranno di sicuro tante altre missioni da compiere...». 

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