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Celentano, clamoroso su Meloni: "Saggia equilibrista. Come governa..."

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Premettendo di non essere mai stato "né di destra, né di sinistra", Adriano Celentano entra a gamba tesa sulla tragedia di Cutro. Il cantante, che non ha mai nascosto una certa simpatia per Giorgia Meloni, si dice poco sorpreso: "Tutti sappiamo che chi scappa da quei Paesi eternamente in guerra, rischia a dir poco di morire annegato. Gente povera che si aggrappa all'unico spiraglio di libertà dove le probabilità di salvarsi, il più delle volte è inferiore al 50 per cento. E questo lo sa anche Giorgia". 

Eppure a non andare giù all'artista è la posizione del governo, intenzionato a disincentivare gli arrivi: "Mi meraviglio - si sfoga su Instagram - se anche lei dice che quelli che vogliono scappare da quei posti trucidi, vanno fermati alla partenza". Ammettendo per l'ennesima volta di apprezzare "il modo di governare della 'nostra Giorgia'", in particolare nella sua capacità di essere "una saggia equilibrista", Celentano conferma comunque la sua posizione.

 

 

Che il cantante abbia festeggiato l'arrivo della leader di Fratelli d'Italia alla presidenza del Consiglio non è una novità. All’indomani della nomina, Celentano via Facebook si complimentava: "Fantastica Giorgia!!! Non ci crederai ma la tua apparizione al Quirinale fra i Sommi Sacerdoti emanava un qualcosa di rivoluzionario!!! Te lo dice l’unico vero grillino. Non era mai successo, specie in un Paese difficile come l’Italia, che una donna arrivasse a essere capo di un governo".

 

 

E ancor prima del voto: "Premetto che la mia è una sensazione. Quello che vi sto dicendo è solo il parere di un grillino, che pur continuando ad essere un grillino, nel corso di queste elezioni ha fortemente tifato per Enrico Letta. Per cui da come sono andate le cose non c’è tanto da ridere, però... il fatto che Giorgia Meloni non abbia festeggiato la sua vittoria, non so perché, ma lo interpreto come un segno di grande democrazia, quasi come un’improvvisa ondata di violenta saggezza… Sarà forse questo il nuovo corso politico...? Imparare a elogiare anche gli avversari...?".

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