Fedez, bufera sugli psicofarmaci: "Non lo devi dire tu"
Fedez sta attraversando un momento difficile. Il rapper ha fatto sapere che la sua assenza dai social e il silenzio di questi giorni è legato ad alcuni problemi di saluti dovuti alla sospensione di alcuni psicofarmaci assunti dopo l'intervento per il tumore e per uno stato depressivo che non ha dato tregua al cantante. Ma di fatto questo suo annuncio ha aperto un dibattito. E c'è chi ha una posizione critica sulle parole del rapper. Roberta Marchetti su Today infatti analizza così le parole di Fedez: "Di salute mentale non se ne parla mai abbastanza, quindi ben venga la testimonianza di Fedez, al quale auguriamo di rimettersi presto, ma che resti una testimonianza e non si trasformi in sentenza, nonostante è ormai evidente sia tra le sue attività preferite. Bisogna fare molta attenzione, perché questo è uno di quei temi per cui non vale la massima del "purché se ne parli". Se ne deve parlare bene, soprattutto se davanti si ha una platea più che notevole in termine di numeri, dove il rischio demonizzazione è direttamente proporzionale, così come quello di emulazione".
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E ancora: "Fedez ha perso una buona occasione per farlo. Il suo errore (non ce ne voglia) è sempre lo stesso. La contraddittorietà. Il rapper ha detto di essersi reso conto soltanto oggi, a un anno dalla diagnosi del tumore al pancreas, di aver preso sottogamba la sua salute mentale, affidandosi "solo agli psicofarmaci", dando così modo di pensare chissà quale importante gap non abbia colmato o quale atroce errore abbia mai commesso nel suo percorso, oltre ad aver ricoperto di colpe decisioni puramente mediche. Sopravvivere a un tumore è certamente una delle cose che va più ad intaccare la psiche di una persona, le sue fragilità e paure, arrivando anche a scatenare stati depressivi. Se per una depressione lieve può bastare la psicoterapia, in casi più importanti il farmaco diventa fondamentale, ed è probabilmente il caso di Fedez, dando per assodato che sia seguito da fior fior di specialisti visto che lui per primo si è definito "un privilegiato".
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Poi ha aggiunto: "L'antidepressivo non è una scorciatoia, come lascia intendere superficialmente il rapper, ma un elemento necessario alla cura e le affermazioni di Fedez - che invita a occuparsi della propria salute mentale non si sa allora in quale modo, magari spinti dalle "good vibes" che tanto piacciono a lui e alla moglie - sono uno schiaffo in faccia a chi senza quello non riesce ad alzarsi dal letto o a svolgere le più semplici azioni quotidiane. Insomma, parlare di salute mentale stigmatizzando gli psicofarmaci è come promuovere un film demolendo il regista e la faciloneria con cui liquida un argomento così complesso può essere molto pericolosa". Il dibattito dunque resta aperto.