Maria De Filippi, selfie in camera ardente: "Rispetto, dov'è lo scandalo"
Al cattivo gusto non c’è mai fine e, di sicuro, ciò che resterà dei due giorni di camera ardente in Campidoglio allestita per l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo è lo spiacevole gesto di alcuni fan di scattarsi un selfie con Maria De Filippi proprio davanti alla bara del giornalista defunto. Un gesto inopportuno e offensivo, rapito alla conduttrice di Amici e C’è posta per te in un momento di fragilità estrema. C’è, però, chi non la pensa così e va controcorrente. Si tratta della giornalista del settimanale Gente, Maria Elena Barnabi, che ha dichiarato: "Maria ha rispettato il suo pubblico, che ha reagito come ha visto fare in tv. In trasmissioni dove si condivide tutto, qualsiasi dramma familiare, qualsiasi vergogna, qualsiasi lacrima (il riferimento è a C’è posta per te, ndr). Dove sta lo scandalo?".
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I pareri sul web, in realtà, sono spaccati a metà. C’è chi la pensa come la giornalista e chi continua ad essere indignato, chi dà la colpa ai fan e chi punta il dito anche contro la stessa De Filippi, che non avrebbe dovuto accettare di prestarsi ai selfie in un momento di dolore. Quello di Maria De Filippi, inoltre, non è un episodio isolato. Anche il collega e amico di Mediaset Gerry Scotti, infatti, aveva raccontato di aver vissuto un’esperienza altrettanto sgradevole. Dopo la morte di sua madre, aveva dovuto subire, addirittura all’obitorio, la pressione di molte persone che avevano osato chiedergli un autografo e lui, per rispetto nei confronti della mamma, aveva acconsentito pur ritenendo inopportuno quell’atteggiamento in un momento così triste e intimo.
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Se alziamo il tiro, poi, c’è chi ha fatto anche peggio. Come dimenticare, infatti, l’orribile gesto dei tre necrofori argentini dell’impresa funebre Pinier che si occuparono della morte di Diego Armando Maradona e osarono scattare un selfie con la bara del Pibe de Oro ancora aperta. Uno dei dipendenti, Diego Molina, autore dello scatto, fu licenziato e le conseguenze si tramutarono non solo in un’azione legale da parte della famiglia Maradona, ma anche in una vera e propria gogna social, con tanto di minacce di morte. E se questa moda offensiva può non stupire vedendola in atto da persone sconosciute, fa abbastanza scalpore se a cadere nella tentazione è chi riveste ruoli di responsabilità.
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È il caso recente del presidente della FIFA, Gianni Infantino, che si è fatto un selfie tutto sorridente a pochi passi dalla salma di O Rei Pelé. Paese che vai, cattivo gusto che trovi insomma e, una volta passato il momento di lutto, chissà che anche Maria De Filippi torni sull’episodio e racconti come ha vissuto quegli attimi terribili di shooting funebre forzato.