Maurizio Crozza demolito da Aldo Grasso: "Cosa mi ricorda"
Pigrizia ideologica e accumulo. Aldo Grasso spara a zero su Maurizio Crozza strapazzando dalle colonne del Corriere della Sera la nuova stagione di Fratelli di Crozza sul Nove. "Ormai non è più uno show televisivo, cioè qualcosa di pensato, di scritto, di costruito", puntualizza il critico. No, è solo una passerella di personaggi e soprattutto d'imitazioni: a Crozza alcune riescono meglio e sono i suoi cavalli di battaglia (Berlusconi, Feltri, De Luca), quelle che fa davanti al pubblico; altre meno (modeste le caricature di Meloni e Zelensky) e sono quelle registrate in precedenza, per non rischiare qualcosa nella diretta/differita".
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"L’impressione", tuona Aldo Grasso, "è di assistere non più a Fratelli di Crozza ma al Fatto Quotidiano Illustrato". E spiega: Il problema non è solo di pigrizia ideologica ma tecnico: Fratelli di Crozza procede con il pilota automatico, non c’è più narrazione ma solo accumulo". "Mi rattrista vedere Crozza ridotto a imitatore, alla caricatura grossolana tanto per strappare l’applauso), modesta anche quella di Stefano Bonaccini così così quella del ministro Nordio a rimetterci è proprio Crozza che finora non è riuscito a fare quel salto di qualità che in molti ci auguravamo".
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