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Timperi, stoccata alla Rai: "Aspetto ancora, ma..."

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Tiberio Timperi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui si è raccontato da tutti i punti di vista. Il conduttore televisivo ha parlato molto della sua vita privata, delle sue gioie e soprattutto dei suoi dolori, ma ovviamente si è anche soffermato sul capitolo professionale. Timperi è convinto che il suo potenziale non è stato del tutto espresso nel mondo dello spettacolo. 

 

 

“Credo di avere un potenziale che non è stato esplorato nella sua totalità - ha dichiarato al Corriere della Sera - ma, appunto, capita. Diciamo che ultimamente c’è sempre meno voglia di rischiare ma piuttosto si va sull’usato sicuro. Io so tutto quello che ho fatto. Il merito mi ha portato fino a un certo punto ma poi lì mi sono fermato. La mia incapacità di andare a cena o fare pubbliche relazioni ha pesato. Se mi dicono di fare qualcosa per forza io soffro. Ahimé, amo la montagna”.

 

 

Pur essendo in tv da oltre trent’anni, Timperi ha ancora qualche sogno che spera di realizzare, convinto di poter dare di più: “Io continuo ad aspettare, sperando di non essere patetico. Mi piacerebbe veder realizzata una mia idea, anziché assistere al proliferare di format stranieri. Sarebbe bello se a viale Mazzini, anche in uno scantinato, ci fosse una stanza dove tutti noi conduttori potessimo confrontarci. Tra tante cavolate magari uscirebbe anche qualcosa di buono”. 

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