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Carla Bruni "scortata": come (e con chi) è arrivata all'Ariston

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"Anche Sarkozy ama Sanremo". Lo dice Carla Bruni e lo confermano prima Dagospia e poi il Corriere della Sera: l'ex presidente francese ha voluto "scortare" la compagna italiana fin dentro all'Ariston, dove l'ex super-top si è esibita a fianco di Colapese e Dimartino in una impegnativa (e non brillantissima, per lei) cover di Azzurro di Paolo Conte resa un secondo inno nazionale da Adriano Celentano.

 

 

 

Sarko non si è seduto in platea: si è fermato nei camerini dell'Ariston, da dove ha assistito alla performance di Carlà, come l'ha chiamata Gianni Morandi. Intervistata dal Corsera, la Bruni ammette: "Se fai il cantante, Sanremo lo sogni. È un palco storico, mitico, anziano ma moderno". In famiglia, ricorda, "da bambina si guardava la finale. Ho poi recuperato partecipazioni leggendarie come quella di Marianne Faithfull del ‘67, Dalida e Tenco... L’anno scorso ho visto tutta la settimana: Brividi di Mahmood e Blanco è bellissima. Mio marito ama la musica e lo guarda: ne ha capito il valore per noi italiani. Ama l’Italia e quasi quasi parla la nostra lingua".

 

 

 

Ormai francese d'adozione, la Bruni mostra una botta di italianità parlando di due grandi del passato. Chi preferisce tra Gainsbourg o De André? "De André ma non perché adesso sono in Italia. Gainsbourg è immenso ma la sua forza è il distacco dalle emozioni. Parla di un amore perduto, ma senti che dietro sta ridendo. De André invece sta seduto nel suo cuore. Lo conosce anche mio marito. Quando metto Bocca di rosa gliela canto sussurrandogliela all’orecchio in francese".

 

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