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Amadeus ricorda le Foibe, "il fucile...": l'orrore della sinistra al Festival

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Il ricordo delle Foibe di Amadeus, stringato ma commosso, genera commenti sarcastici e velenosi tra il "popolo della sinistra" riunito su Twitter per seguire in diretta il Festival di Sanremo 2023. "Il 10 febbraio, come sapete, è la giornata del Ricordo, istituita per tenere viva la memoria di una delle pagine più tragiche della nostra storia: l'eccidio di migliaia di nostri connazionali gettati nelle foibe dalle milizie del Maresciallo Tito e l'esilio di centinaia di migliaia di italiani costretti a lasciare la loro terra e i loro averi", ricorda Amadeus che per celebrare la triste ricorrenza legge un brano del libro di Gigliola Alvisi, La bambina con la valigia dove sono raccolte le testimonianze di Egea Haffner, definita dal conduttore, "una delle testimonianze più autentiche della tragedia vissuta da migliaia di italiani di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia nel Dopoguerra".

Nelle parole lette da Amadeus il momento in cui il padre di Egea venne portato via da casa per non tornare più. "La sera del quattro maggio mamma stava trafficando ai fornelli, papà era appena tornato dalla gioielleria e si stava lavando prima di sedersi a tavola. Poi, ecco tre colpi imperiosi alla porta. Io ero già a letto o forse ero rimasta a dormire da nonna Maria, non l'ho mai saputo, ma ho immaginato tante volte la scena. Quella visita a un'ora così inconsueta poteva significare una sola cosa: l'arrivo della polizia del maresciallo Tito, i titini".

"Una vicenda a lungo dimenticata - conclude Amadeus - che appartiene all'epoca oscura delle dittature e ci fa riflettere sul valore della Memoria e soprattutto della verità.Perché la libertà non si conquista dimenticando o rimuovendo, ma ricordando. Sempre". Eppure c'è chi ride e la butta in politica, inventandosi "minacce" ricevute da Amadeus da parte del governo di centrodestra.

 

 

 

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