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Al Bano Carrisi a valanga contro Zelensky: "Devi metterci la faccia"

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Al Bano Carrisi è stato il mattatore della seconda serata di Sanremo 2023. L’esibizione con Gianni Morandi e Massimo Ranieri entra di diritto nella storia del Festival e più in generale della storia italiana: non era mai accaduto prima che tre mostri sacri della canzone nostrana condividessero lo stesso palco, quello del teatro Ariston. Intervistato a caldo da Il Giornale, Al Bano non ha parlato soltanto di Sanremo, ma anche di politica. 

 

 

A partire dal messaggio che Volodymyr Zelensky invierà per la finale del Festival: “Io non lo avrei fatto. Mettici la faccia, recita il tuo dolore parlando della tua terra. Qui c’è libertà, vieni e lancia un’idea di pace. Invece no. È stato fermato da pressioni? E allora niente. O parla lui oppure niente. Il semplice messaggio non mi piace”. Al Bano è ritornato anche sul rapporto che aveva con Vladimir Putin: “Quando l’ho conosciuto era l’uomo più filo occidentale della Russia. Poi avrà cambiato idea o gliela avranno fatta cambiare. Di certo una potenza come la Russia che attacca un paese come l’Ucraina non ha scuse. Provocato dall’Occidente? Anche se fosse vero, alle provocazioni non si risponde uccidendo bambini e civili”. 

 

 

Tornando invece al Festival, Al Bano ha detto la sua su Blanco: “Sanremo non è il luogo giusto per fare quelle scene. E poi i fiori si rispettano, come si rispetta il lavoro di chi li ha coltivati e preparati. Sbroccato io sul palco? Una sola volta, in Austria. Ho tirato il microfono in faccia a uno davanti a me. Dopo tante richieste di stare zitto, continuava a urlare e a non farmi sentire linee. Non è giusto che, per colpa di uno, tutti ne paghino le conseguenze”.

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