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Blanco, la lezione di Giovanni Toti: "Cosa ti invito a fare"

Giovanni Toti

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Il gesto di Blanco sul palco di Sanremo fa discutere. Il cantante, non riuscendo a esibirsi a causa di problemi tecnici, ha ben pensato di distruggere il palco prendendo a calci e pugni i fiori e le strutture che li contenevano. Risultato? Fischi e urla dalle tribune dell'Ariston. Ma non solo. Parecchia indignazione è stata espressa anche da Giovanni Toti che della Regione che accoglie la kermesse musicale è presidente.

 

 

"Nessuno tocchi i fiori di Sanremo! - cinguetta -. Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza ci sono la storia di una città intera e l'intenso lavoro dei nostri floricoltori. Per questo ti voglio invitare a visitare le nostre serre". Il governatore ricorda al cantante che potrà "vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l'eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del Dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival". E ancora, è la conclusione: "È il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori... Può nascere un fiore!". 

 

 

Nonostante sul palco si sia detto "divertito", il cantante tenta di aggiustare il tiro su Instagram. "Chiedo scusa alla città dei fiori". Il cantautore, che stamattina aveva contattato telefonicamente Amadeus, fotografa una lettera-canzone intitolata "Ariston", che pubblica sul suo profilo ufficiale. L'ha scritta alle 4.30 della scorsa notte, subito dopo l'accaduto. "Cadono fiori, Ariston. Si spezzano fiori, Ariston. Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston". E aggiunge: "Mi hai visto fragile come un bimbo. E qui, proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto. Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston. Ma poi… rido, rido, rido, rido, rido, rido, rido e grido perché non sono perfetto come mi dicevi. Ma finalmente sono me stesso". E conclude: "Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia". Che basti questo a cancellare il vergognoso episodio?

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