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Sanremo 2023, "Plagio": la prima clamorosa accusa

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Primo (clamoroso) caso di plagio, molto presunto, al Festival di Sanremo 2023. Protagonista non un cantante in gara (ma c'è ancora tempo, come da tradizione) ma Sua Maestà Chiara Ferragni in persona. La influencer e imprenditrice fashion ha debuttato in televisione sul palco più prestigioso, seguito e chiacchierato d'Italia, quello dell'Ariston. Al di là degli abiti, a volte sconvolgenti (come quello con finto nudo frontale integrale), l'ex blogger Blonde Salad ha studiato tutto a puntino, a partire dal monologo commovente "scritto tutto da lei, parola per parola", come spiegato da Amadeus sottolineando l'assenza di imbeccate e ghost writer. 

 

 

 

 



I dettagli fanno la differenza, in questi casi, e uno potrebbe costarle caro. In particolare, lo slogan "Pensati Libera" che la Ferragni ha sfoggiato su uno scialle bianco che copriva l'abito nero firmato Dior. Sintetico, potente, dal grande messaggio sociale. Perfetto dunque, ma (forse) copiato. O almeno questa è la denuncia diventata viral sui social, secondo cui la frase formalmente frutto del duo creativo Claire Fontaine sarebbe stata "rubata" al collettivo artistico Cicatrici Nere, attivo in Rete e nelle città europee, con murales sparsi tra Italia, Spagna, Amsterdam e Berlino.

 

 

 

 

E' stato lo stesso collettivo a rivendicare quello slogan, pubblicando su Instagram un video dal titolo programmatico, "Artivisimo, non merce", e un manifesto che parte proprio dal "Pensati libera". Parole, queste, che da anni campeggiano sui muri di Bologna e Genova. Plagio o semplice fonte d'ispirazione (non citata)?


PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA.

Pensati Libera non è uno slogan.
Pensati Libero non è un prodotto.
Pensati Libera non è una foto.
Pensati Libero non è un post.
Pensati Libera non è per una moda.
Pensati Libero non è un manifesto.
Pensati Libera non è una proprietà di qualcuno.
Pensati Libero non è per vendere.
Pensati Libera non è mercificare un’idea.

PENSATI LIBERA È UN ATTO DI VOLONTÀ per liberare le persone dalla superficiale, veloce e soffocante vita moderna.

PENSATI LIBERO È UN RESPIRO tra i rovi degli schedari, delle tabelle e degli ordini.

PENSATI LIBERA è dire “ci sono anche io” tra gli sconfitti di tutti i giorni.

PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA.

 

 

 

 

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