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Sanremo 2023, i testi-choc di Fedez: "Stupro le tue figlie". Ferragni che dice?

Massimo Arcangeli
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Chiara Ferragni, che devolverà a un’associazione impegnata in difesa delle donne il ricavato della sua partecipazione a Sanremo, denuncerà dal palco dell’Ariston i tanti atti di violenzacommessi neiloro confronti:fisici o psicologici,economici o verbali. L’inedita co-conduttrice del festival, per apparire credibile, dovrebbe però cominciare dal marito. Quel Fedez che nel gennaio scorso, in diretta dal podcast Muschio Selvaggio (episodio n. 111), ha riso sguaiatamente dopo la sua già infelice battuta su Emanuela Orlandi («Non l’hanno mai trovata. (…) La stanno ancora cercando») e ci è ricaduto sulla chiosa di Gianluigi Nuzzi a una frase pronunciata da papa Francesco nel 2013: «Forse Emanuela è in cielo». (Nuzzi: «Questo qui fa pensare evidentemente che sia mancata»; e Fedez: «O che faccia la pilota»). Quel Fedez che dai microfoni dello stesso podcast, il 14 dicembre 2022 (episodio n. 104), aveva parlato di donne disabili «che vogliono essere scopate». Quel Fedez rappatore di testi come questi, tratti dal mixtape BCPT (2010), di cui è stato pure produttore: «Ti do mezza busta semifai unmezzo busto, / te la do tutta se ammazzi Barbara D’Urso / perché io non posso ancora concedermi questo lusso» (Blasfemia; con Emis Killa). «Stupro la Moratti / e mentre mi fa un bocchino / le taglio la gola / con il taglierino» (B-Rex status domini; con Rise); «Siete troie, troie, / non fate le modeste. (…) / / Riconosco una bitcha / già da come si veste. / / «La mandi in giro vestita da troia, / poi piangi se la violentano. / / Sono troie, e se non lo sono / poi lo diventano» (Si muovono Le;conBatOne).Motivi vecchi? Ecco TVTB, dall’album Paranoia Airlines (2019): «Museruola e collare. / Lei la tratto come un cane, / vuole che le faccio male». Le strofe sono intonate dalla Dark Polo Gang, un trio di trapper romani, ma Fedez è uno dei sette compositori del brano – più di 5 milioni di visualizzazioni su FedezChanneL, il canale ufficiale YouTube del rapper – e ne canta il ritornello.

 

PALCO GALLEGGIANTE
Fedez è salito a sua volta sul carrozzone sanremese, e proprio col podcast condotto con Luis Sal (andrà in onda su Rai 2, su RaiPlay e sulla piattaforma RaiPlay Sound per l’intera settimana del festival). Amadeus l’ha voluto sul palco galleggiante della grande nave di Costa Crociere ancorata davanti a Sanremo, raccattando per strada, insieme a lui, il peggio (con Emis Killa) della pluripremiata ditta dei (t)rapper: Gué Pequeno e – soprattutto – Salmo. Ecco alcuni suoi versi: «La porto alla mia macchina, / le dico aspetta qui. / Apro lo sportello e tiro fuori / in due secondi il crick. / La colpisco in faccia, / lei sviene all’istante. /Cade a terra sanguinante, / sono andato sul pesante. / Mi guardo intorno, / niente di anomalo. / Imbavaglio questa troia, / la sbatto dentro il mio cofano. / Ritorno dentro il club / quieto, qui restiamo calmi, / m’incammino mani in tasca / perché ho sangue suimiei palmi. / (…) /Nessuno capirà / che ho messo fuoco alla mia macchina (Saturday Killer, 2004; album: Sotto pelle);

 

«Questa è l’unica volta che ti dedico le strofe / stroieggiate insieme alle tue amiche scrofe» (Come al solito, 2004; stesso album), «Buco il tuo teleschermo piatto al plasma / stupro le tue figlie troie aspetto ilmarasma» (Sliketton, 2005: album: Mr. Antipatia); «Lecca il mio cornetto come una puttana» (Title?, 2016, con Nitro e Axos;album:Hellvisback Platinum); «Le tipe che schiacci non le farei toccare / neanche dal cazzo del cane» (Perdonami, 2017; brano singolo); «Se penso adA siaArgento sono ricco dentro / perché manco se mi paga glielo ficco dentro» (PXM, 2018; album: Playlist). Da una track di Nitro (Margot, album Danger, 2013, prodotto dalla Machete Empire Records, casa discografica indipendente fondata da Salmo – con DJ Slait, En?gma e Hell Raton– nel 2012): «Mentrelei tenta di spiegare una bugia già detta, / quando amare è la certezza che più la spaventa, / c’è chi cerca una conferma, io ti tengo stretta / fino a quando il cuore non si ferma». Stessa etichetta: «Le mie troie sono come sbarre: sempre grate» (Non esco mai, 2014, con Jack the Smoker, Mondo Marcio e Coez; album: Machete Mixtape III).

 

GANG DI PERIFERIA
Gué Pequeno, quiin compagnia di Zuli, Killa e Vacca: «Io lego al muro queste schiave, / poi butto la chiave. / Le lascio al buio imbavagliate, / non le sento urlare», XXX Pt. 2 (Hardcore). Il brano – a rappare quei versi è Vacca – trova accoglienza nel primo album da solista di Gué:Il ragazzo d’oro (2011). «Voglio un premier donna, / le appoggerei ’sta candidatura» (Big, con Entics, Ntò, Marracash, La Furiae NexCassel). Sempre quel “ragazzo d’oro” di Gué. Ha visto alla fine esaudito il suo desiderio. Molto difficile, date le circostanze, che riesca però a “candidarsi”. Testi degni di unagang di periferia. Svetta sui compari Salmo, destinato come Ferragni, per ironia della sorte, ad aprire e chiudere il festival. Ancora due chicche: «Sono figlio di un’Italia che stafisso conle doglie, / partorisce solo checche, travestiti e troie», Dov'è Dio (con Maxi B; album: Cattivo Mixtape, 2011); «Troia sputa a terra / e ingoia questa merda», Monster (da un album – Monster Reloaded, 2014 – di Noyz Narcos realizzato in collaborazione col rapper sardo, che ha remixato ilmotivo in una versione ancora più dura). Dalla stessa traccia, tanto per gradire: «Sogno Ratzinger / con un proiettile nel cranio».

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