Sanremo 2023, l'accusa dei Cugini di Campagna: "Costretti a ritirarci"
La presenza dei Cugini di Campagna al Festival di Sanremo 2023 è stata una sorpresa. Intervistati dal settimanale Oggi, hanno parlato ovviamente della loro lunghissima carriera ma anche del fatto che questa per loro sarà la prima volta in assoluto sul palco del teatro Ariston. Non potevano quindi rifiutare l’invito di Amadeus, dopo che nel 1998 erano andati vicinissimi dal partecipare al Festival, salvo poi ritirarsi anzitempo.
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“Volevamo partecipare con un pezzo il cui testo era stato scritto dal Papa - è il retroscena rivelato dai Cugini di Campagna - ma i dirigenti all’epoca ci chiesero di ritirare la domanda. Le altre case discografiche erano infuriate e quindi si fece un passo indietro”. Poi hanno spiegato a grandi linee di cosa parla il brano con cui si presenteranno a Sanremo, che si intitola Lettera 22 ed è stato scritto da La Rappresentante di Lista. Il gruppo ha rivelato che il riferimento è alla ventiduesima lettera dell’alfabeto, che non esiste: “La Olivetti negli anni Cinquanta inventò una macchina per scrivere che si chiamava così. I testi scritti dai giovani sono più criptici”.
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Interrogati anche sulle loro ambizioni per questo Festival, i Cugini di Campagna hanno affermato di non avere velleità di vittoria: “Rimaniamo con i piedi per terra. Ci hanno chiamato in tutto il mondo, dal Giappone al Canada. Ci hanno pure chiesto di esibirci in tutte le città del tour americano dei Maneskin. In fondo, abbiamo già vinto”.