Sanremo 2023, i soldi di Chiara Ferragni? Una scomoda verità
Chiara Ferragni, come usa dirsi di quelle persone che, in varie forme e misure, o si amano o si odiano, è divisiva. Di certo è molto amata, dato il suo successo, i milioni di follower, d'altro canto i detrattori (e non sono tutti hater; non è che chiunque muova una critica, anche aspra, diventa automaticamente tale) ci sono, e anche agguerriti. Pochi di questi, anzi forse nessuno - ed è semplicemente una constatazione, che non li squalifica a priori - sono ricchi e famosi quanto lei, e questo naturalmente, nella nostra comunicazione un po' isterica, li fa passare per invidiosi. Il che, del resto, non fa che gettare benzina sul fuoco. L'ultima polemica - polemiche alle quali Ferragni di certo non deve dar più molto peso, altrimenti, vista la loro frequenza, sarebbe già impazzita - riguarda la sua partecipazione a Sanremo, come co-conduttrice della serata inaugurale e di quella finale.
Ieri Ferragni, sfoggiando una maglietta con la scritta "Girls supporting girls", ha annunciato in una conferenza stampa a Palazzo Parigi a Milano, e naturalmente anche su Instagram, che devolverà il suo intero compenso in beneficenza. Il cachet, che sarebbe di 100mila euro, verrà donato all'associazione D.I.Re, donne in rete contro la violenza. «La violenza fisica è più facile da riconoscere, per me è più importante parlare di violenza psicologica, di cui io stessa sono stata vittima», ha detto Ferragni commentando il suo gesto, e ha aggiunto: «ci sono atteggiamenti da non sopportare, che vanno riconosciuti per dire "non me lo merito"», dal momento che «è difficile uscire da queste situazioni se le normalizziamo».
A commento del suo post su Instagram, Ferragni ha ulteriormente motivato la sua scelta e ha parlato dell'associazione cui devolverà il suo compenso: «In Italia, oggi più che mai, c'è bisogno di parlare e di fare qualcosa di concreto contro la violenza maschile sulle donne. Per questo ho scelto di supportare D.i.Re un'associazione italiana che gestisce oltre 100 centri antiviolenza e più di 60 case rifugio in tutta Italia, potete farlo anche voi andando sul loro sito e donando. Ho avuto modo di conoscere la Presidente di D.i.Re e alcune delle operatrici che tutti i giorni lavorano sul campo, sono loro le vere eroine che mi hanno ancora di più convinta a iniziare questo percorso che spero si evolverà nei prossimi anni. Un grazie anche alla Rai e ad Amadeus senza cui questa iniziativa non sarebbe stata possibile». E questo è quanto.
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POLEMICA
Il fatto che anche di questo si debba parlare, e anche su questa decisione sia sorta una polemica, conferma due cose: che Ferragni, come dicevamo, è divisiva, e che il discorso pubblico (ma non è una notizia fresca) è sceso ormai a livelli che definire miserabili non è esagerato. Il lato consolante di queste polemiche, che mentre infuriano sembrano scontri culturali e morali di amplissima portata, è che, si sa, durano circa un giorno, alcune meno, presto scavalcate dalle successive, effimere baruffe. Ma che cosa è stato contestato a Ferragni? C’è chi ha da ridire sull’entità del cachet, chi sul fatto che la beneficenza non va sbandierata ma fatta in silenzio, chi vede nel generoso atto una scaltra mossa promozionale: non manca nulla. Noi vorremmo astenerci dal prendere parti limitandoci a ricordare che questa beneficenza nelle partecipazioni speciali a Sanremo non è inedita: nel 2020 Tiziano Ferro, ospite fisso del festival, Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez versarono a varie associazioni onlus e a un ospedale tutti i loro compensi.
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IBRA
L'anno seguente Zlatan Ibrahimovic, stuzzicato sul suo cachet da 250mila complessivi per cinque serate, in conferenza stampa rispose così: «I cachet? I soldi non sono importanti, nel mio mondo non mi serve nulla. Faccio questa cosa con il cuore per far vedere a tutti che sono grato per quello che l'Italia ha fatto per me. I soldi che entrano li diamo in charity, non vi preoccupate». E se ci fosse stato qualcuno che si era preoccupato, con quel chiarimento era tutto a posto. Non sappiamo se e come risponderà Ferragni ai suoi critici, e se riuscirà anche lei, con la tranquillità e l'efficacia di Ibra, a togliere ogni preoccupazione. Dal punto di vista dello spettacolo, che forse è quello che in questo caso è più importante, dobbiamo fare i complimenti ad Amadeus che è riuscito a portare a Sanremo un personaggio che riesce sempre a far parlare di sé, e ad attirare l'attenzione del pubblico. Sarà sicuramente un grande successo.
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