Paolo Calissano, prima di morire... inquietante mistero da 1 milione di euro
Giallo su Paolo Calissano, l'attore morto a 54 anni nel dicembre 2021. La causa del decesso sarebbe un’intossicazione da farmaci antidepressivi. Dopo la sua scomparsa, i familiari hanno deciso di denunciare l’avvocato e amministratore di sostegno Matteo Minna, ora accusato dalla Procura di Genova di peculato e circonvenzione d’incapace. Per comprendere meglio il contesto nel quale avrebbe agito Minna bisogna tornare al 2005 quando, come ricostruisce il Corriere della Sera, l'attore romano era incappato in una condanna con patteggiamento a 4 anni per cessione di sostanze stupefacenti nei confronti della ballerina Ana Lucia Bandeira Bezerra, morta in seguito a overdose di cocaina nel suo appartamento.
"La droga? No, lui...". Paolo Calissano, sconvolgente dopo un anno: com'è morto in casa
Proprio in quel periodo difficile, sarebbe esplosa la fragilità di Calissano. Per questo motivo, in quella fase, la famiglia decise di rivolgersi all’amico civilista Minna, investito dell’autorità di amministratore di sostegno del patrimonio. In seguito ci furono i primi problemi. Prima della sua morte, come riporta il Corsera, il suo capitale si sarebbe assottigliato di circa un milione di euro. Cosa è successo di preciso? Stando a quanto trapelato, gli investigatori avrebbero scoperto che l’avvocato avrebbe effettuato una lunga serie di prelievi sul conto corrente dell’attore.
Di certo si sa che Paolo non è morto per droga, come rivelato in un’intervista al Corriere dal fratello Roberto Calissano: "Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi". Una delle ipotesi è che si sia trattato di suicidio. Anche se appare inaccettabile per i familiari. Ora l’inchiesta genovese, anticipata da Il Secolo XIX, sarebbe arrivata a una svolta. Minna sarà ascoltato a breve dai magistrati. "Siamo turbati dalla fuga di notizie deflagrata mentre la Procura genovese stava effettuando la propria ricognizione. Ma ora ci aspettiamo che il lavoro svolto porti, il prima possibile, a informazioni certe. Ci auguriamo di raggiungere la verità sulla morte di Paolo", ha commentato il fratello.