Ballando, "perché Luisella Costamagna ha partecipato": bomba e veleno
Nonostante siano passate settimane dalla finalissima, Ballando con le Stelle fa ancora discutere. Complici le liti a distanza tra Selvaggia Lucarelli e Luisella Costamagna. La prima contesta alla seconda la vittoria arrivata dopo il ripescaggio a sorpresa. La seconda cita il regolamento, che prevede da sempre il ritorno sul palco di Rai 1 di un concorrente ritirato o eliminato. Risultato? Una pioggia di ascolti. E non solo, visto che il talent di Milly Carlucci è sulla bocca di tutti. Il Foglio, nell'edizione di sabato 7 gennaio, lancia una frecciata alla giornalista vincitrice di Ballando.
"Madonna mia...": la Lucarelli colpisce e affonda la Costamagna
"Con un certo candore - scrive sarcastico Andrea Minuz -, Luisella Costamagna dice di aver partecipato a Ballando con le stelle per ballare. Che è come dire che si va a Masterchef per cucinare o all’Isola dei famosi per imparare ad aprire una noce di cocco". L'ex conduttrice di Agorà ha infatti messo le mani avanti, precisando che "l’ultima cosa che mi interessava era la polemica. Ora scopro che per qualcuno non è un gioco, ma una guerra, il ballo non conta e l’essenziale è proprio la polemica". Insomma, la Costamagna ha scoperto l'acqua calda. Da qui la stoccata di Minuz: "Dopo quasi trent’anni di televisione, un apprendistato con Michele Santoro, varie conduzioni di programmi, grazie a Ballando con le stelle Costamagna scopre l’algoritmo della tv, la regola di condotta di talk, reality, talent".
"D'accordo con Selvaggia Lucarelli": impensabile, chi affonda Carolyn Smith
Intanto sulla bufera sollevata dalla Lucarelli è intervenuta la Carlucci. La conduttrice ha precisato che "il fatto che nascano discussioni all’interno della giuria dimostra soltanto quanto tutti e cinque i giurati siano liberi di esprimere il loro pensiero senza filtri. Avete notato che non hanno l’auricolare come in tanti altri talent? Nessuno può pilotarli. Li abbiamo voluti tutti e cinque per la loro forte personalità e perché dicano sempre quello che realmente pensano". La polemica è dunque ben accetta.