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Madame, scandalo vaccino: in Rai... voci clamorose verso Sanremo

Daniele Priori
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Non desiderare il green pass d'altri. Soprattutto se falso. Non dire le parolacce nei brani sanremesi. Soprattutto nei titoli. Non è il refrain fuori luogo di un disco rotto e moraleggiante ma i due temi scottanti che vedono al centro Madame, cantautrice tra i protagonisti del prossimo Festival di Sanremo, appena ventenne eppure con la fama che la precede di viaggiare in direzione ostinata e contraria, proprio come tutte le vere rockstar (magari con un po' di autotune di troppo ma vabbè...). Tutto bene, appunto, se non fosse piombata sudi lei, proprio nelle ore a cavallo del Natale, una notizia di indagini in corso. L'accusa, abbastanza antipatica, è quella di aver approfittato di medici compiacenti e utilizzato un green pass falso. Anche per partecipare all'ultimo Sanremo, probabilmente. Roba da turbare le vacanze di Amadeus. Il reato ipotizzato a carico della cantante, già idolo della Generazione Z, sarebbe quello di falso ideologico.

Madame, insomma, viaggia duramente contromano, quando mancano ancora circa quaranta giorni all'inizio del festival di Sanremo in programma dal 7 all'11 febbraio 2023. E se non ci fossero nel mezzo grane giudiziarie, non esiteremmo a posizionare l'artista vicentina già ai primissimi posti nella classifica da sempre più ambita: quella delle polemiche che peraltro, notoriamente, porta ai brani coinvolti decisamente maggiore fortuna della stessa classifica ufficiale. A volte, quasi sempre, anche malgrado la momentanea tragedia artistica di vedersi estromessi dalla gara canora più importante d'Italia.

 

BOCCHE CUCITISSIME
In tal senso dalla Rai, da Sanremo, dalla casa discografica di Madame, la Sugar di Caterina Caselli, e dall'artista stessa bocche cucitissime. Sui social invece, manco a dirlo, il dibattito è acceso proprio sull'estromissione dal concorso. Madame, peraltro, negli ultimi mesi era diventata uno dei dei riferimenti sui social delle correnti no-vax. Tanto che qualcuno tra i suoi social media manager deve averla messa in guardia.

Dopo la nuova designazione alla corte di Amadeus, infatti, il profilo Instagram della cantante è stato ripulito da ogni riferimento a materie non strettamente legate al percorso artistico. Una "smacchiatura" che, però, sebbene la cantante sia solo indagata, non la libera dagli indici inopportuni dei soloni del web che già vanno chiedendo alla Rai l'applicazione del codice etico. Tutto ciò senza tenere conto che Madame non è formalmente sotto contratto Rai quindi sarebbe ben difficile far valere un regolamento interno all'azienda.

 

NIENTE CODICE ETICO
Tutto ciò, per giunta, su una vicenda che nulla ha a che vedere con il valore artistico della cantautrice che, prima proprio grazie al tam tam dei social, quindi col favore, lo scorso anno, del successo sanremese del brano Voce, si è affermata come una delle più interessanti realtà del nuovo panorama musicale. Almeno intonata e con qualche idea stesa giù bene. Puttanate insomma? Assolutamente no. Semmai è stata proprio Madame (o magari sempre il suo coscienzioso staff) a suggerirle in questa nuova stagione festivaliera di abbassare i toni. A cominciare proprio dal titolo del brano, cambiato in fretta e furia, a designazione già avvenuta. Il testo originale, infatti, doveva chiamarsi Puttana, mentre Amadeus nella finale di Sanremo Giovani lo ha annunciato come Il bene nel male. Quello cui, a quanto pare, sembra destinata ad appellarsi idealmente Madame e al quale dovrebbe attenersi esclusivamente le giurie di gara: Giudici laici, senza toga. Ma soprattutto ben distanti dalla cattedra di un tribunale che, se e quando sarà il momento, si pronuncerà sul green pass di Francesca Calearo, nome vero dell'artista. A noi e al Festival lasciateci ascoltare (e giudicare) la musica di Madame.

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