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Cristina D'Avena gode, Fiorello: "Io ho cantato per i comunisti. Ma..."

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Cristina D'Avena è stata presa di mira sui social per la scelta di cantare alla festa dei 10 anni di Fratelli d'Italia a Roma. In molti l'hanno accusata di essere di parte, qualcuno le ha dato addirittura della fascista. A prendere le sue parti adesso è Fiorello. "Perché la D'Avena non può andare a cantare alla festa dei FdI?", si è chiesto durante la puntata mattutina di Viva Rai2. "Ai tempi del Karaoke, anche io sono stato invitato alla festa dell'Unità e ho fatto cantare tutti i comunisti e nessuno mi ha detto niente, abbiamo cantato 'Bella Ciao'", ha aggiunto divertito.

 

 

 

Subito dopo, lo showman ha intonato con il cast la canzone simbolo della Resistenza. Fiorello, insomma, ha invitato tutti a non indignarsi per le scelte della cantante e ha sottolineato: "Ognuno deve essere libero di esprimersi dove e come vuole. Io ho cantato per i comunisti e lei per la Meloni". A un certo punto Fabrizio Biggio ha chiesto a Fiorello: "E se la chiamava Letta?". "Che festeggi con Letta? Non c'è niente da festeggiare", ha risposto ironicamente lo showman.

 

 

 

A stretto giro, comunque, è arrivata anche la replica della D'Avena, che sui social ha scritto: "Da quarant'anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accettata. Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nelle piazze, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle feste dell'Unità. Ai Pride e al Vaticano. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza. E questo non è qualunquismo, ma libertà. Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica".

 

 

 

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