Malika Ayane, l'accusa all'Italia dopo la vittoria del Marocco: "Cosa accade"
Malika Ayane si sfoga. La cantante nata da padre marocchino e madre italiana, a Repubblica parla dei festeggiamenti dei marocchini per il passaggio del turno a Qatar 2022 con l'approdo in semifinale contro la Francia: "Mi sono resa conto dai commenti dei festeggiamenti, che nel Paese c'è ancora razzismo". Poi ha aggiunto: "Ho 38 anni, appartengo alla prima parte di generazione di marocchini nati a Milano. Da allora ne sono nati di bambini in Italia, e ancora non sono riusciti ad avere la cittadinanza. Appartenere a un popolo che sta vincendo e avere un riconoscimento positivo, è una bella soddisfazione per chi si è trovato ad affrontare un percorso faticosissimo".
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Poi ha sottolineato con orgoglio marocchino, in questo caso, la vittoria della nazionale nordafricana: "L'impresa del Marocco servirà a tanti, è una botta di autostima".
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Infine mette in guardia la squadra dalle insidie che possono arrivare con la prossima sfida: "C'è il sogno, è vero, ma stanno giocando bene. C'è un portiere che non fa passare niente, tecnicamente è un bel calcio. Speriamo che non scattino l'ansia e la paura ma che sia una bella partita, di quelle da missione impossibile". Insomma, adesso il Marocco ci crede e vede la finale ormai a un passo.