Verissimo, Clarissa Burt choc: "Mio padre avrebbe ucciso mia madre"
Un commovente racconto quello di Clarissa Burt, ospite di Silvia Toffanin nella puntata di sabato 10 dicembre di Verissimo. L'attrice statunitense, noto per la relazione con Massimo Troisi, ha ripercorso il difficile passato. Infanzia che, oltre nel salotto di Canale 5, ha raccontato nel libro Ridefinisci la tua autostima. "Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto… violenta: mio padre beveva parecchio. Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice: aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent’anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro".
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Oltre a essere molto violento, la Burt parla di un padre alcolizzato: "Non c’era solo la violenza fisica, ma anche quella verbale. Mamma era incinta e aspettava me e lui l’ha picchiata. Nel 1958 c’era pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c’erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare".
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La decisione è arrivata un sabato sera, quando il padre era in compagnia degli amici. Quel giorno - ricorda emozionando la conduttrice - "io avevo appena messo il telefono in camera mia. Lui è venuto su da mamma e poi è sceso nuovamente dagli amici. A mia madre ho detto che mio padre stava aspettando che io partissi per l’università per ammazzarla e lì abbiamo deciso di partire". Da lì la decisione di chiudere qualsiasi rapporto con il padre per ben 42 anni. Almeno fino al funerale del fratello: "L'ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l'ho salutato perché è una persona tossica", conclude senza nascondere profonda amarezza.