Fabio Fazio sputa nel piatto Rai: "Non siamo obbligati a guardarlo"
Fabio Fazio sputa sulla sua Rai e in un editoriale su Oggi scrive che non siamo obbligati a guardarlo: "Questo Mondiale ci è estraneo. Perché non c’è l’estate, perché non c’è l’Italia e perché il Qatar è un Paese estraneo al nostro modo di essere, ai nostri principi, ai nostri valori democratici", attacca il conduttore di Che tempo che fa. "La fascia 'one love' contro ogni discriminazione a sostegno dei diritti Lgbtq+ è stata proibita dalla Fifa. La stessa Fifa che aveva assegnato i Mondiali al Qatar sin dal 2009: nel 2018 alla Russia e nel 2022 al Qatar. Ma noi tutti dello scarso livello di democrazia degli uni e degli altri ci siamo accorti solo di recente", prosegue Fazio.
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Quindi Fazio ricorda che in Qatar "è in vigore la sharia, la legge islamica" e che "il cosiddetto ambasciatore dei Mondiali Khalid Salman ha dichiarato che gli omosessuali sono malati mentali e che tutti devono attenersi alle leggi locali. Quelle che per esempio puniscono l’adulterio". Non solo. Il conduttore sottolinea che "nel costruire strutture e infrastrutture per questi Mondiali si stima che siano morti più di 6.500 operai, per lo più provenienti dall’Asia e dall’Africa".
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Sui Mondiali in Qatar vige una sola "regola condivisa", "quella del denaro", osserva ancora Fazio., "che ha prevalso e che prevale su tutte le altre e che a oggi è la sola regola universalmente riconosciuta e che precede ogni diritto. Hanno vinto le leggi economiche su tutto il resto e tutto si può vendere e comprare. Compreso l’indignazione, il senso di giustizia e di umanità". E così si è comprata anche "la possibilità di disputare un Campionato del mondo in inverno", conclude Fazio. "E per quanto qualcuno si possa risentire, il fatto che l’Italia sia stata esclusa da questo Mondiale ci solleva se non altro dall’obbligo di seguirlo e di sicuro di appassionarcisi".