Barbara D'Urso, lo schiaffo: "Sarò un cesso, ma..."
"Qua non ci sono le mie luci. Sarò un cesso, non ha importanza, però sono così. Come vedete non ho chiesto luci, quindi non me ne frega niente": Barbara D'Urso si è lasciata andare all'ironia ai microfoni di Say Waaad?, programma di Radio Deejay. Durante l'intervista, la conduttrice si è divertita anche a leggere alcune rime che diversi rapper le hanno dedicato nel corso degli anni. A volte si è trattato di frasi innocenti, altre volte invece sono state irripetibili. Ma la presentatrice ha accettato di buon grado di leggerle tutte.
"Sparita". Pomeriggio Cinque, chi scappa dalla d'Urso in diretta
La D'Urso ha risposto anche alle critiche di chi definisce la sua come una “tv del dolore”: "È facile dire televisione del dolore, in modo offensivo. Io faccio una trasmissione sotto testata giornalistica. Racconto quello che succede in Italia. E purtroppo in Italia c’è anche la ragazzina che viene stuprata e violentata. A proposito, piccola parentesi. Io da 15 anni sono molto attiva perché chi ti picchia non ti ama. Non è la tv del dolore, è la contemporaneità che è addolorata. Allora racconto il dolore dicendo: 'Donne, scappate dai maschi che vi picchiano'. C’è una mamma che piange e prova dolore. Bene, se questa è tv del dolore…".
"Con chi ho vissuto in una comune": D'Urso, la confessione choc
La conduttrice ha parlato anche del suo nuovo podcast, "Amiche mie", durante il quale ripercorre la sua vita e le sue esperienze chiacchierando di volta in volta con le tre amiche di sempre e svelando diversi retroscena sulla gioventù: "Ho vissuto in una comune con i giocatori di pallanuoto napoletani. Ero trasgressiva? Ma certo, ovvio. Nel podcast racconto cose della mia vita che non ho mai raccontato. Mi sono riascoltata gli episodi anche io e ho detto: 'No ma non ci credo che ho raccontato queste cose'".
Pier Silvio Berlusconi, grandi manovre: chi entra e chi esce a Mediaset