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Pio e Amedeo, "eravamo sull'autobus...": l'incontro che gli ha stravolto la vita

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Un'intervista doppia a Pio e Amedeo, all'anagrafe Pio D'Antino e Amedeo Grieco, l'irriverente duo comico italiano in forza a Mediaset e che sbanca anche al cinema. Un'intervista doppia pubblicata sul Corriere della Sera in cui si ricorda, in premessa, come i due si sono conosciuti a 10 anni. Entrambi di Foggia, entrambi classe 1983.

E Amedeo spiega con la consueta ironia graffiante: "Pio era una creatura tutta tonda, non si sa bene come riuscisse a deambulare". E Pio: "Lui invece era un batuffolo di pelo nero". "Mi sono sviluppato presto, grazie a Colpo Grosso", ribatte Amedeo. E insomma, fu amicizia a prima vista.

Ancora Pio ricorda come loro fossero "due bambini atipici, per fisicità e provenienza, capimmo presto che non ci avrebbero mai presi sul serio. Primo lavoretto: vendere le palme benedette, già tre mesi prima di Pasqua. E Amedeo: "Che poi erano più che altro le palme di Benedetto, il tizio che ci aiutava a tagliarle. Passavamo porta a porta. Pagamento in nero".

Dunque i due confermano una voce, ovvero che sono nati nello stesso reparto di maternità, ovviamente a Foggia, a cinque giorni di distanza, in due culle vicine. Pio assicura che è tutto vero, "lo abbiamo scoperto dodici anni fa". E Amedeo, per ribattere al giornalista che sospetta che si tratti di una balla per farsi beffa proprio dei giornalisti, spiega: "Esiste una foto, l'hanno ritrovata le mamme, una carrambata, compare pure nella sigla di Emigratis". Il caso insomma è chiuso.

I loro personaggi più celebri, proprio quelli di Emigratis, sono due incorreggibili scrocconi. Ma a chi vi siete ispirati? E Pio rivela: "A due tifosi del Foggia incontrati sull'autobus. Il nostro cafone è un ignorante tenero che si adatta al mondo come può, ma nasconde una sua dignità, una sua bontà". Quindi Amedeo: "Facciamo i forti con i forti, non con i deboli. La gente ci vede come due Robin Hood. Rubiamo ai ricchi per dare a ai poveri: noi", conclude.

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