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La diva di Hollywood "schiava sessuale": come era costretta a campare

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A fine anni 90 Mena Suvari era la ragazzina prodigio di Hollywood, ma nascondeva già un passato di violenze e angherie sessuali. La protagonista minorenne del provocatorio Nowhere e della commediola porcella American Pie, tra i blockbuster di fine secolo, nel 1999 divenne la Lolita del cinema mondiale grazie al controverso e "scandaloso" American Beauty di Sam Mendes, in cui recitava la parte della ragazzina che seduceva il maturo Kevin Spacey. Fuori dal set, però, la giovanissima attrice oggi 43enne viveva e avrebbe vissuto altri drammi. 

 

 

 

A 12 anni era stata violentata da un amico del fratello, come confessato in una auto biografia nel 2021. Ora, intervistata dal quotidiano britannico Guardian, aggiunge altri sconvolgenti dettagli. Un suo ex fidanzato, un tecnico delle luci di cui non vuole rendere noto il nome, la usava letteralmente come oggetto sessuale costringendola a rapporti dolorosi e violenti.

 

 

 

 

Per esempio, l'avrebbe costretta a usare giocattoli sessuali senza il suo volere, obbligandola a rapporti anali talmente violenti da farla finire in ospedale. Non pago, il fidanzato mostro era riuscito a manipolare la Suvari a suon di insulti, minacce e umiliazione,  convincendola manipolatore dal sentirsi addirittura a "rimorchiare" altre donne per avere rapporti a tre. Un rapporto tossico da cui, fortunatamente, Mena è riuscita a liberarsi in tempo per rinascere a nuova vita.

 

 

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