Ornella Vanoni nuda in mezzo al prato: "Dove caz***o vado?". La scena davanti a Vittorio Feltri
Ornella Vanoni come nessuno l'aveva mai raccontata prima. A parlare della cantante è Vittorio Feltri. Il direttore di Libero svela che è lei la sua cantante preferita. Ma non solo, nel libro "Com'era bello l'inizio della fine", Feltri svela aneddoti sull'amica: "La sua voce era tanto particolare che poteva sembrare un po' afona, in verità era molto melodica. Quando sono cresciuto, mi sono trasferito a Milano per lavoro e finalmente ho conosciuto di persona Ornella, della quale mi hanno affascinato anche l'eleganza, il tatto, il modo cortese di rapportarsi agli altri".
In particolare Feltri ricorda una serata negli anni Novanta, quando i due erano seduti allo stesso ristorante: "Lei mi conosceva per via della mia professione, abbiamo fatto quattro chiacchiere. Un giorno mi invitò a casa sua, in largo Treves, a Milano, un appartamento magnifico". Da quel giorno l'amicizia è nata. "Si è creato tra noi un feeling, spesso la incontravo nei ristoranti, allora univamo le compagnie. Un giorno un club di Varese mi regalò un cavallo splendido, tra gli invitati alla cerimonia di consegna c'era anche Vanoni. A un certo punto, la dea, ancora nel bel mezzo della manifestazione, mi si avvicina e mi dice: 'Vittorio, mi scappa la pipì, dove ca**o vado a farla?'. Eravamo in un giardino e io, per scherzare, le ho risposto: 'Ti posso dare un consiglio. Vedi, qui c'è un bel prato, lì una bella pianta, vai e sistema la pratica'. E Ornella lo ha fatto".
Senza alcun tipo di imbarazzo, come svela il direttore, "nascosta dietro la pianta che le avevo indicato si è sollevata la gonna e si è liberata. Va da sé che chiunque avrebbe potuto vederla, dato che l'arbusto la celava appena. E fece il tutto con una disinvoltura invidiabile. Da quel pomeriggio è lievitata enormemente la mia simpatia nei suoi confronti, pure perché quello di fare la pipì ovunque, senza scomporsi, è più un atteggiamento maschile che femminile, una donna che lo faccia con quella nonchalance, in mezzo a centinaia di persone ingessate, è del tutto inusuale e quindi pure divertente".