"Riccione mi ha portato fortuna, voglio fare il sindaco per ridarle quello che mi ha dato": Cecchetto festeggia così il compleanno

di Francesco Fredellamartedì 19 aprile 2022
"Riccione mi ha portato fortuna, voglio fare il sindaco per ridarle quello che mi ha dato": Cecchetto festeggia così il compleanno
2' di lettura

Claudio Cecchetto festeggia i suoi 70 anni in radiovisione a RTL 102.5. Lui, lo storico dj, l'inventore del Gioca jouer, il brano per antonomasia che ha accompagnato intere generazioni, adesso si racconta. Giorni impegnativi, visto che è candidato sindaco a Riccione con una lista civica. “Sono legato a Riccione, mi ha portato fortuna. Sono candidato sindaco per ridarle quello che mi ha dato”, dice in radiovisione, ospite questa mattina a “Non Stop News” con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro. Cecchetto parla anche dei suoi figli e della situazione degli ultimi due anni e della sua rivoluzione in radio

“Non sono molto bravo a fare comizi. Semplicemente sto cercando di fare ciò che ho fatto nella vita da imprenditore, ovvero accontentare le persone. L’ho fatto nel privato, la grossa differenza era che nel privato prima devi fare le cose e poi hai i consensi, mentre nel pubblico prima devi avere i consensi e poi puoi fare le cose. Io godo nel vedere le persone felici, vivo di questo”, racconta. “Mi piacerebbe veder felice una comunità, oltretutto conosco Riccione particolarmente bene perché la frequento dagli anni ’80, ho fatto diverse cose, tra cui anche sposarmi lì. Sono legato alla città, un posto che mi ha portato molto fortuna, è una specie di restituzione: ridarle ciò che mi ha dato. Bisogna cercare di cambiare le cose, sono riuscito almeno penso nella radiofonia, vediamo un po’ se succederà anche nel pubblico. Sono sempre alla caccia di talenti e non è detto che non esistano anche nell’amministrazione. Parliamo sempre di comunità che prima soddisfacevo con gli artisti e le radio, ora con i provvedimenti. È chiaro che ci vuole un’amministrazione ordinaria per un’amministrazione straordinaria”.

Ma oggi è il compleanno di Claudio Cecchetto, che compie 70 anni. Cifra tonda. “Non mi lamento. Le cose sono andate bene e se il buongiorno si vede dal mattino magari andranno anche meglio in seguito, cerchiamo di mantenere questa costanza”, racconta. “Cosa mi immagino per i prossimi anni? Dalla società mi aspetto delle sorprese: speriamo che migliorino le cose soprattutto dopo questo periodo un po’ grigio”.


Prima con la pandemia, poi con la guerra. Come sta vivendo Claudio Cecchetto questo ultimo periodo? “La vivo come penso la vivano tutti. Ancora non riesco a capire cosa ci trovino nella guerra, che è pessima. Non importano le ragioni, i perché, la guerra è una cosa pessima. Pensavo che fosse un ricordo da piccolo quando mi raccontavano della guerra, pensavo avessimo superato quei momenti lì. Mi intristisce un po’ e spero che la politica possa intervenire e cambiare la situazione”, dice. “Vedo che anche chi fa la guerra esprime il suo dissenso, è logico, soprattutto adesso che sappiamo tutti che le armi sono arrivate ad essere molto pericolose per un Paese, per una nazione, non solo per una città. Il pericolo è che ci sia qualche pazzo che abbia intenzione di usarle”, conclude.