A poche ore dal ritorno di Ulisse-Il piacere della scoperta, Alberto Angela si lascia andare a private rivelazioni. Il divulgatore scientifico, da anni al timone del programma di Rai 1, ha concesso una lunga intervista: “Una volta io e l’operatore salimmo in mongolfiera, ma c’era molto vento e abbiamo dovuto fare un atterraggio di fortuna con un impatto al terreno così violento che è un miracolo se siamo ancora vivi. Lì ho temuto", ha spiegato al settimanale Gente.
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Ma per Angela quella non è stata l'unica volta in cui ha avuto seriamente paura. Una vicenda simile è accaduta durante un atterraggio di fortuna sul Monte Bianco e quando è entrato nelle sabbie mobile. Oltre ai pericoli scampati, al settimanale Alberto ha voluto parlare anche del padre Piero. Spesso infatti si tende a fare paragoni, essendo entrambi divulgatori scientifici. "Nella divulgazione siamo come i centravanti di due squadre forti ma di due epoche diverse. Lui ha un approccio più giornalistico io più scientifico. Di lui ammiro la visione più globale".
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L'amore per la scienza Angela l'ha trasmesso anche ai suoi tre figli maschi Edoardo, Alessandro e Riccardo. "Ho trasmesso loro - spiega - la mia passione per la conoscenza quando erano piccoli, ma ora sono cresciuti e vanno per i fatti loro. I figli ci sono dati solo in prestito dalla vita".
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