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Amadeus, il dramma rivelato dal fatello Gilberto: "Era molto stanco. A Sanremo...", cos'è successo all'Ariston

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Il festival di Sanremo è finito e Amadeus può tirare un sospiro di sollievo. A rivelare qualche aneddoto sul dietro le quinte, ma non solo, della kermesse musicale ci ha pensato il fratello minore del conduttore di Rai 1. Gilberto Sebastiani, classe '66, non ha esitato a raccontare qualcosa di più del volto di Viale Mazzini che ha intrattenuto i telespettatori per ben cinque serate di fila, registrando il record di ascolti dal 1997. Il segreto? Per Gilberto proprio Amadeus: "Credo che il modo di porsi di un presentatore sia importante. Amadeus è molto umile, ha un rapporto non formale con i cantanti e penso che alla gente queste cose piacciano. È un festival più 'casereccio'", ha confessato al Corriere del Veneto.

 

 

Infatti proprio l'umiltà è uno dei pregi del conduttore, che però non è esente dai difetti. "Come me - ha spiegato Gilberto -, forse tende a fidarsi molto delle persone. Ce l’hanno insegnato i nostri genitori: siamo convinti di trovare gente sempre positiva o quantomeno corretta e onesta nei nostri confronti, quindi spesso prendiamo delle legnate, è successo a me ed è successo anche a lui".

 

 

Nonostante il conduttore non si sia mai lasciato andare all'emozione, per chi lo conosce bene sul palco dell'Ariston non sono mancati attimi di commozione. "Al suo ingresso alla prima puntata l’ho visto emozionato. Anche l’arrivo di Fiorello, sempre nella prima serata, è stato un momento forte: sono veramente fratelli. E poi l’abbraccio con Jovanotti, con cui si conoscono fin da ragazzini. Mio fratello è uno che non riesce a fingere, quindi certe espressioni di sorpresa o felicità sono reali: in quei momenti capivo cosa provava". Se Amadeus replicherà l'esperienza nel 2023 non è dato sapersi, visto che ha concluso la kermesse abbastanza provato. "Era stanco però a mille", ha concluso il fratello sicuro che il conduttore a Sanremo mangiava alle due o tre di notte, e se va bene avrà dormito otto ore in cinque giorni.

 

 

 

 

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