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Sanremo 2022, Gianluca Grignani e il "no" a Irama: dietro le quinte, così è scoppiato tutto

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Alla fine non si sono né picchiati né insultati, Gianluca Grignani e Irama. Era questo, tristemente, che metà di Twitter si augurava alla vigilia del loro duetto sul palco del Festival di Sanremo, e non a caso molti commentatori in tempo reale si sono detti "delusi". Al di là delle provocazioni, l'interesse per la loro versione aggiornata di La mia storia tra le dita, grande successo del 1994 di Grignani, era anche artistico. E in questo senso, sì, lo spettacolo è stato un po' deludente. 

 

 



Secondo il Quotidiano nazionale, le tensioni tra i due artisti sono esplose quando Irama, ex protagonista di Amici di Maria De Filippi, aveva chiesto al più esperto collega di poter eseguire un altro suo grande successo, Destinazione Paradiso, dall'omonimo album di debutto del milanese. Ma Grignani avrebbe rifiutato seccamente, e così la scelta è caduta sulla pur ottima La mia storia tra le dita. Il risultato però è stato freddino: Grignani è sembrato svogliato, senza la consueta carica emotiva e quel pizzico di follia che, quando è riuscito a tenere a bada, gli ha regalato le pagine migliori della sua carriera. 

Perlomeno, nessuna scena alla "Morgan e Bugo": i due hanno cantato fino alla fine, sorridendosi e abbracciandosi, come in una festa liberatoria dopo, forse, troppe ore di tensione. I retroscena dall'Ariston parlavano addirittura di un Irama "terrorizzato" dal 49enne, protagonista in passato di performance finite male per via del suo carattere fumantino. Ma Sanremo ha fatto, almeno in questo senso, un piccolo "miracolo".

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