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Kevin Dellino, appello ad Amadeus: a Sanremo un omaggio a Lucio Battisti

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Manca sempre meno alla nuova edizione del Festival di Sanremo che quest’anno giungerà alla sua 72’ edizione e sarà condotta, per il terzo anno consecutivo, da Amadeus, in veste anche di direttore artistico. L’evento si svolgerà in diretta televisiva su Rai Uno dal Teatro Ariston dal 1º al 5 Febbraio 2022. 
Nelle ultime settimane circola un accorato appello da parte del responsabile di un progetto solidale proprio rivolto ad Amadeus e che riguarda la richiesta di un omaggio al grande artista Lucio Battisti in occasione del cinquantesimo anniversario de “il mio canto libero”. Stiamo parlando di Kevin Dellino, (40anni, Bari) presentatore e autore Pugliese, è stato anche inviato di Michele Cucuzza e Stefania Orlando per la trasmissione Buon Pomeriggio. È lui il responsabile del progetto “Artisti uniti ai medici”, nato in piena pandemia e che vede coinvolti oltre 30 big nazionali cantare l’inno ai medici riscritto da Mogol proprio sulle note del grande capolavoro del 1972. Un appello, questo di Kevin, che, a nostro avviso, non meriterebbe di passare inosservato; per questo lo incontriamo per un intervista in cui ci spiega nel dettaglio la nobiltà della sua iniziativa. 
Sei un presentatore, amante della musica e molto attento al sociale; come nasce l’idea di  questo progetto?
“Nasce in un momento in cui, come tanti, mi sono sentito perso. Ho voluto rafforzare lo stesso messaggio di speranza che in quel momento mi portava a non abbattermi. Quando il maestro Mogol ha riscritto “Il mio canto libero” ne è diventato inno ai medici. Nel nuovo testo si invita alla prudenza e al rispetto delle regole, e lo fa attraverso una grande emozione. Un messaggio che andrebbe condiviso e rafforzato da chiunque ami la musica”. 
Ci sono state delle difficoltà nella realizzazione di quest’opera?
“Diverse soprattutto tecniche poiché essendo tutti in zona rossa non potevamo raggiungere gli studi di registrazione quindi anche gli stessi artisti hanno dovuto realizzare i loro contributi in maniera abbastanza casereccia, malgrado questo la voglia di farlo ha abbattuto ogni muro e ne è uscito un vero e proprio disco”. 
Più di 30 artisti in un Grande Canto Libero giusto?
“Esatto! Grandi nomi come Viola Valentino, Rosanna Fratello, Stefania Orlando, Marco Armani, Mariangela Argentino, Gianni Drudi, Barbara Cola, Lighea, Haiducii, i Jalisse,  Mauro Coruzzi Platinette, Wanda Fisher, Gatto Panceri, Silvia Querci ma anche i giovanissimi Sonia Mosca, Davide Papasidero, i Desideri, Ida Elena de Razza, con la grande presenza del Maestro Carlo Morelli e le voci del Coro della città di Napoli e tanti altri”. 
Nonostante la finalità nobile dell’iniziativa la partecipazione di tutti questi artisti di fama nazionale e  internazionale però ci sono state difficoltà nella promozione?
“Esatto. Non sono riuscito a offrire la giusta visibilità a questo messaggio e me ne dispiace moltissimo. Soprattutto perché purtroppo in questo settore anche le iniziative benefiche vengono ignorate se non hai gli agganci giuste per poterle promuovere.  Ringrazio di cuore Don Francesco Cristofalo per averci regalato un importante spazio nella sua trasmissione tv su Tele Radio Padre Pio. Abbiamo presentato in anteprima ed esclusiva il mio progetto a “Fatti per il Cielo” in onda subito dopo l’Angelus del Santo Padre Papa Francesco, un grandissimo onore!”
Hai ricevuto comunque apprezzamenti importanti giusto?
“Assolutamente!   Ringrazio per la stima da parte di tutti gli artisti che hanno da subito creduto nel progetto e anche da parte di quelli che non sono riusciti a farne parte, tra questi la grande Iva Zanicchi, donna meravigliosa.  Ho ricevuto complimenti anche da grandissimi professionisti e maestri tra cui proprio da Giampietro Reverberi e da addetti ai lavori importanti;  uno in particolare, mi disse che temeva sarei stato sopraffatto da “Ma il cielo è sempre blu”  – singolo degli Italian Allstars 4 Life (iniziativa benefica ideata dal giornalista musicale Franco Zanetti sul sito Internet di Rockol, concretizzata e guidata dai produttori Takagi & Ketra e Dardust e promossa da Amazon insieme alle principali associazioni industriali del settore musicale italiano, AFI, FIMI e PMI.) Direi per me è stato un super complimento perché inequivocabilmente si stava paragonando il mio lavoro a un progetto realizzato da seri e grandi professionisti del settore”.
Perché Amadeus dovrebbe ascoltare il tuo appello?
“Ci sono tanti motivi. Questa canzone quest’anno compie 50 anni, e Battisti nonostante mezzo secolo da allora ancora oggi è protagonista della nostra quotidianità. Questo brano assume un valore ancora più profondo, si lega a nuovi messaggi e con l’inno ai medici diventa colonna sonora della nuova era”.
Hai ottenuto risposta dopo il tuo appello?
“Purtroppo no. Nessuno mi hai mai risposto”
Cosa rappresenta per te il festival di Sanremo?
“Il decreto festività ha rimesso fuori gioco moltissimi operatori dello spettacolo e dell’intrattenimento,  un grave danno. Il festival quest’anno debutta al termine di questo blocco e spero che con esso si riaccendi davvero lo spettacolo in Italia. Rappresenta la speranza di poter ricominciare”.
A due anni dal primo look down quali sono le tue impressioni riguardo quello che stiamo ancora vivendo?
“Con l'aumento dei casi di covid nel Paese, anche quest'anno il Festival  dovrà adottare dei particolari accorgimenti e non sarà in ogni caso un ritorno alla normalità. Tutto questo credo sia causato purtroppo da una percentuale di persone che continua a non rispettare le norme di sicurezza e i protocolli di prevenzione. Finché ci sarà ignoranza in giro ci sarà sempre il rischio di peggiori complicazioni”. 
Tu, come tantissimi altri, hai perso il lavoro proprio a causa della pandemia, cosa pensi immaginando al tuo futuro?
“Sono in questo settore fin da tenera età e ho sempre sognato di fare questo lavoro. Oggi più che mai mi ritrovo ad alimentarli più che mai e sogno di poter tornare a farlo ancora malgrado il periodo non lo permetta. Immaginando il futuro mi piacerebbe tantissimo organizzare una grande festa quando sarà tutto finito. Una grande festa per dare inizio ad una nuova era”
 

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