Aldo Busi, "scomparso" da 10 anni. Finita in disgrazia: "Grazie zio, non lo vogliamo". Tremenda delusione privata
La triste fine di Aldo Busi. Lo scrittore, intellettuale, "agitatore" e provocatore culturale più amato dalla tv fin dagli anni Ottanta, capace di spaziare tra l'alto e il basso (anzi, il trash) senza perdere un grammo di acume, è sparito dalla scena pubblica da 10 anni. In auto-esilio, per realizzare quello che dovrebbe essere il suo libro definitivo. O forse doveva, visto che al momento pare che il volume non riesca a trovare chi sia disposto a pubblicarlo.
Busi, scrive Paolo Landi in un articolo per Doppiozero.com ripreso da Dagospia, ha lavorato al suo Seminario sul postmortem ininterrottamente dal 2010 all'autunno 2020, "con un incessante lavoro di limatura che continua tuttora". Il volume è già stato "stampato in 850 pagine ordinatamente impilate su un tavolo da lavoro", e ironicamente Busi gli ha posto la dicitura "Romanzo senza neppure i posteri", visto che nessuno pare interessato.
Lo scrittore 73enne, gay dichiarato, aveva esordito con Seminario sulla gioventù (significativo il rimando della sua ultima opera) nel 1984 e salito alla ribalta con Vita standard di un venditore provvisorio di collant, ha passato questi ultimi 10 anni tra il ritiro privato e qualche comparsata in tv, da Otto e mezzo a Piazzapulita fino a La pupa e il secchione, incursione nei reality che fa il paio con la partecipazione breve e clamorosa a L'Isola dei famosi nel 2007. Dice di essersi imbattuto "in sconosciuti tipografi/editor curiosi, ridicoli, ignorantissimi e vili che se la tirano per dei perché misteriosi" e ha svelato di "essere rimasto basito quando, convocando i suoi eredi a casa per consegnare loro il manoscritto da pubblicare postumo, si è sentito rispondere: 'Grazie zio, ma non lo vogliamo'".