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Lino Banfi, il suo dramma: "Solo rallentare la malattia". Lacrime a "Oggi è un altro giorno"

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È amato da tutti, Lino Banfi, grandi e piccoli. Che sia nei panni di Oronzo Canà - nel celebre film L'allenatore nel pallone - oppure nei panni di "Nonno Libero" importa poco: è un mito senza tempo. E lui, a Oggi è un altro giorno su Rai1, racconta di vivere una seconda giovinezza. Agli Europei riceve la telefonata (in piena notte) dal ct Roberto Mancini. "Il mio gancio era il capitano Chiellini", aveva raccontato nel giorno del suo compleanno a RTL102.5 News. "Avevamo un patto: al primo gol avrebbero dovuto urlare porca puttena in campo. L'hanno fatto".

 

 

 

 

Poi la confessione su sua moglie Lucia, che da qualche anno sta lottando contro seri problemi di salute. "Ora sta bene. Si cerca di rallentare la malattia”, racconta. Il loro matrimonio dura da 60 anni: un vero record nel mondo del cinema. Entrambi pugliesi, esattamente di Canosa, si sono fidanzati da piccoli e si sono sposati all'alba per fare la cosidetta "fuitina": scappare liberi e lontano dalle famiglie che erano un vero e proprio ostacolo.

 

 

 



"I nostri 60 anni di matrimonio parlano da soli. Facciamo le nozze di diamante: siamo stati fidanzati, poi ci siamo sposati, e ora facciamo gli amanti, aspettando i 70", racconta l'attore. Pochi giorni fa ha festeggiato i suoi primi 85 anni ed ha svelato un sogno: "Mi piacerebbe che la serie tv Un medico in famiglia tornasse. Magari con 5 -6 puntate finali". Infatti, per circa 15 anni è stata l'asso nella manica di Rai1 con una vera e propria rivoluzione generazionale perché seguita da tutte le fasce di età. Il pubblico vorrebbe il suo ritorno. 

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