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Raffaella Carrà, "entrata in camera ardente da una porta laterale". La presenza più discreta e straziante

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In attesa dei funerali di venerdì, il mondo dello spettacolo piange Raffaella Carrà. Mercoledì centinaia di persone, vip e non solo, hanno reso omaggio nella camera ardente alla salma della 78enne regina della tv italiana, morta martedì stroncata da un tumore che ha tenuto nascosto quasi a tutti, fino all'ultimo. Nella sala risuonano le sigle delle sue trasmissioni televisive, diventate tormentoni indimenticabili e colonna sonora di molti momenti storici dell'Italia, anche dal punto di vista sociale e culturale.

 

 

 

 



La prima collega ad arrivare è stata Maria De Filippi, forse la rappresentante più in vista di quel mondo, Mediaset, di cui la Carrà vera e propria icona Rai per quasi 60 anni ha fatto parte per una manciata di anni, a fine 80. La conduttrice di Amici e C'è posta per te è entrata nella sala della Protomoteca a Roma da un ingresso laterale, con la massima discrezione, accompagnata da Sergio Japino. Insieme allo storico ex compagno della Raffa nazionale, l'uomo che ha dato il triste annuncio all'Italia con parole commoventi e dolcissime, Maria si è fermata in raccoglimento per qualche minuto davanti al feretro, prima di scambiare poche parole con i parenti riuniti.

 

 

 


Presenti, ovviamente, anche due protagonisti dell'epopea Carrà, tra televisione e musica: Pippo Baudo e Renzo Arbore, che tanti momenti hanno condiviso dentro e fuori i set Rai insieme alla "bella burdèla" romagnola, come affettuosamente l'aveva definita Baudo. Arriva, in lacrime, anche Vladimir Luxuria: la Carrà è forse stata la prima e più brillate icona gay, in Italia e in America Latina, fin dagli anni 70. Una pioniera, anche sotto questo aspetto. Venerdì alle 12 si terrà la funzione funebre presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, sempre su Piazza del Campidoglio a Roma: la cerimonia verrà trasmessa in diretta su Rai1.

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